“6000 anni di vino italiano in Giappone”, l’Ice organizzerà la Borsa Vini nel paese del Sol Levante

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in foto la sede Ice (Imagoeconomica)

Anche quest’anno l’Agenzia ICE organizzerà la Borsa Vini in Giappone all’interno della Campagna promozionale “6000 anni di vino italiano in Giappone”. Come per le annualità precedenti, la Campagna si svilupperà nell’arco di un anno intero (si parte il 25 ottobre) e abbraccerà tutte le iniziative dedicate ai vini italiani, anche proposte da soggetti terzi, che godranno del patrocinio nominale dell’Agenzia ICE, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Giappone. La Borsa Vini, evento principale della Campagna, sarà realizzata anche quest’anno in modalità phygital, visto l’apprezzamento ricevuto dalle aziende per la validità della formula e il perdurare, ad oggi, delle limitazioni all’ingresso nel Paese a causa della situazione sanitaria, che non consentono la partecipazione dei rappresentanti delle aziende. I consumatori giapponesi presentano un’elevata e diffusa competenza in ambito vitivinicolo, con grande attenzione alla qualità dei prodotti ma anche al fattore prezzo che, rispetto al passato, sta giocando un ruolo di maggiore importanza. Nel 2020 il valore delle importazioni giapponesi di vini dall’Italia è stato pari a oltre 150 milioni di euro. In valore le importazioni sono diminuite del 16,8% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa della chiusura di ristoranti e bar a causa dell’emergenza sanitaria. In generale le importazioni di vino in Giappone, in valore, sono diminuite del 15,3%. I primi Paesi fornitori si confermano la Francia con una quota del 55,1%, il Cile (12,0%) e l’Italia (11,6%).