A Milano ‘Compagni di Banco. Da 30 anni in viaggio’

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Milano, 21 set. (AdnKronos) – Da oggi 21 settembre e fino al 29 settembre la Fondazione Banco Alimentare sarà presente in piazza Duomo, lato Rinascente, con una mostra fotografica (aperta al pubblico dalle 9.30 alle 20.00) per condividere con la città di Milano i 30 anni di lotta alla povertà e allo spreco. La mostra è la tappa conclusiva di “Compagni di Banco”, il grande evento nato per celebrare i 30 anni di attività di Banco Alimentare, che ha toccato in questi mesi circa 30 città italiane, piazze, magazzini BA, teatri, dove hanno transitato i furgoni con le insegne di Banco Alimentare e si sono svolte feste, convegni spettacoli, momenti celebrativi.

Nella mostra si potranno ammirare gli scatti in bianco e nero del fotografo Enrico Genovesi alternati a foto amatoriali e numeri che raccontano con semplicità, ma con grande efficacia la vita quotidiana del Banco Alimentare, che dal 1989 recupera eccedenze dalla filiera-agroalimentare per ridistribuirle a circa 7.569 organizzazioni che offrono aiuti alimentari a oltre 1.500.000 persone in difficoltà, di cui oltre 73.500 nella città di Milano.

Una mostra ‘vivente’ in cui i visitatori potranno anche ascoltare le testimonianze di volontari, di persone che contribuiscono e che beneficiano dell’aiuto del Banco Alimentare, da sempre un punto di incontro, un ponte tra chi dona e chi riceve, tra eccedenza e bisogno, tra spreco e povertà.

La settimana di esposizione sarà animata da appuntamenti giornalieri:

21 settembre, ore 11.30: inaugurazione con Liliana Segre, senatrice a vita italiana, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana; 23 settembre, dalle ore 18.00 alle 19.00: “Cibo da proteggere, cibo da salvare” con Claudio Sadler, chef stellato e Cuki; 25 settembre, dalle ore 18.00 alle 19.00: “Ricette antispreco” con Monica Molteni, blogger di messaggidalfrigo.it; 26 settembre, dalle ore 18.00 alle 19.00: “Canti Alpini” con Coro Allievi CeT; 27 settembre, ore 12.00: #Noncifermanessuno con Luca Abete, inviato di Striscia La Notizia e PENNY Market; 27 settembre, dalle ore 18.00 alle 19.00: “La ricerca della felicità (green)” con Lisa Casali eco-food blogger e Franco Aliberti chef del ristorante Tre Cristi Milano già collaboratore di Massimiliano Alajmo, Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura.

La mostra in particolare si propone di raccontare ciò che è accaduto in questi lunghi anni con immagini che abbinano, alternandoli, scatti in bianco e nero del fotografo Enrico Genovesi e foto a colori amatoriali che raccontano con semplicità la vita quotidiana di Banco Alimentare. Ritratti di una lunga storia di uomini e di incontri, di sofferenza e speranze ritrovate. Di vite spezzate e ricomposte da un abbraccio. Una mostra che racconta la ricchezza di incontri vissuta in questi anni. Un fiume in piena che ha attraversato l’Italia. Un fiume che ha coinvolto un popolo fatto di volontari, di famiglie ridotte alla povertà da una realtà sociale sempre più drammatica, di persone che hanno accettato di contribuire a questa avventura magari donando una scatola di pelati durante la Colletta alimentare. C’è tutto questo nella mostra di Milano e c’è molto di più.

I visitatori potranno compiere un percorso attraverso i ritratti di Genovesi e contemporaneamente potranno ascoltare le testimonianze di volontari, di persone che contribuiscono e che beneficiano del lavoro del Banco alimentare, che verranno trasmesse in audio diffusione. Nella struttura che ospiterà la mostra e che sarà di fianco al Duomo, saranno sempre presenti volontari che, se richiesto, presenteranno la mostra e dialogheranno con i visitatori.

Quattro sono le parole chiave che guidano alla mostra:

Incontro: è il fil rouge di tutto il Trentennale e ciò che caratterizza la storia stessa di questa grande opera di carità, che ha avuto forte spinta dall’incontro tra Don Giussani e Danilo Fossati. Un incontro da cui sono nati milioni di incontri, ciascuno unico e diverso dagli altri. Incontri con aziende che donano alimenti e che hanno fatto propria la mission di Banco Alimentare. Incontri con cuochi “custodi” del cibo.

Gli sguardi tra un volontario e una signora che lo conosce e lo aspetta, come ogni volta, nella propria casa; le loro mani protese nei gesti di dare un pacco di alimenti, da una parte, e di riceverlo, dall’altra: questo significa incontro. Questo significa spezzare solitudini: ed è qualcosa che va ben oltre la risposta ad un bisogno materiale di cibo. Questo significa cambiare la vita delle persone che incontriamo, entrare a far parte della loro storia.

Povertà: gli scatti permettono di sdoganare lo stereotipo del povero straccione: “povero” potrebbe esserlo chiunque di noi. Lungi dall’essere malconce, le persone aiutate appaiono sempre nella loro grande dignità. Lo dimostra il volto fiero di una signora mentre riceve cibo in una mensa di Milano, la cucina bella e pulita di un’altra che ha appena ricevuto il pacco di alimenti nella propria casa, … Nei loro sguardi, poi, è evidente la sincera gratitudine verso chi li sta aiutando.

Persona: gli scatti di Enrico Genovesi hanno catturato in questi mesi i volti, i sorrisi, i gesti, delle persone che ogni giorno si incontrano condividendo un bisogno, un desiderio e il tentativo di una risposta. I volti dei volontari che lavorano nei magazzini o che girano le città recuperando le eccedenze alimentari: loro, persone unite da un grande scopo, quello di rispondere ad un bisogno. Queste persone sono il cuore dell’attività del Banco Alimentare: senza i loro gesti quotidiani – che dell’eroico hanno ben poco – sarebbe impensabile tutto ciò.

Recupero: recuperare e distribuire cibo, per evitare lo spreco – certo – ma soprattutto per rispondere ad un bisogno: è questa la mission del Banco Alimentare. Ci sono persone che da 20 anni recuperano cartoni, piegandoli con cura, volontari che controllano etichette, smistano prodotti… gesti umili che di eroico non hanno nulla. Gesti utili che è possibile svolgere nella loro ripetitività solo se si ha ben chiaro lo scopo per cui lo si fa. E così è possibile amare e fare bene anche gli stessi gesti semplici e ripetitivi, se nella mente si ha il volto di chi si trova in difficoltà.

Infine, ci sarà un pannello della mostra dedicato a Banco Alimentare come attore e protagonista di economia circolare. Il Banco Alimentare, da trent’anni, salva gli alimenti ancora buoni scartati dal mercato per restituire loro lo scopo ultimo: nutrire le persone. Delle 80.000 tonnellate di alimenti recuperate e distribuite nel 2018, sono 36.000 le tonnellate di alimenti che il Banco Alimentare ha salvato dallo spreco, intercettandole prima che finissero in discarica. E queste corrispondono a circa 65.400 tonnellate di CO2 equivalente non emesse. Al di là dei numeri, la mostra vuole sottolineare anche l’impatto positivo che il Banco Alimentare ha sull’ambiente e sul mondo di domani, dove all’attenzione alle risorse disponibili non è più rimandabile. I visitatori potranno poi ascoltare le testimonianze audio di tanti protagonisti di questa splendida storia.