A rischio il futuro di Auchan: 25 esuberi al Vulcano Buono

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La multinazionale francese Auchan (grande distribuzione) annuncia l’esubero di 25 persone presso il megastore di Nola (Napoli), ubicato all’interno del centro commerciale Vulcano Buono. Più in generale sono 230, in Campania, gli addetti che Auchan deve mettere in mobilità incentivata mediante incentivi che vanno dai 25mila ai 30mila euro. Gli esuberi della società transalpina sono 48 a Nola, 75 allo store di via Argine a Napoli, 30 a Giugliano, 57 a Mugnano e 45 a Pompei.


Btp Tecno. La curatela fallimentare dell’azienda con sede a Battipaglia (Salerno) invia le lettere di licenziamento ai dipendenti. Una mossa che spiazza il ministero dello sviluppo economico, impegnato proprio in questi giorni nella soluzione della vertenza e nell’opera di reperimento di un nuovo interlocutore per la gestione del sito produttivo ex Alcatel.


Condotte. La società che si occupa dei lavori del nascente Policlinico di Caserta trasferisce quattro operai in Sicilia e avvia così un piano di riassorbimento del personale in esubero. I problemi però restano. L’azienda sta infatti valutando se attendere il varo della variante funzionale a stralcio o se abbandonare il sito casertano e rinunciare così al prolungamento della cassa integrazione per altri sei mesi. Presso il cantiere del Policlinico lavorano al momento 36 operai.


Fca. Con la produzione ferma nei giorni di 28 e 29 settembre prossimi i sindacati chiedono di riprogrammare la produzione presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli). I rappresentanti dei lavoratori chiedono alla Casa italo-americana di non puntare esclusivamente sulla Panda ma di aprire anche alla produzione dei modelli Alfa appena immessi sul mercato.


Fim Sud. La vertenza tra lavoratori e proprietà rischia di finire in tribunale. I sindacati, infatti, il 7 settembre scorso presentano una denuncia alla Questura di Avellino e chiedono di verificare se sia vero che la Fim Sud non paga quei dipendenti che rifiutano di accettare la cassa integrazione. La società di San Mango sul Calore (Avellino) deve fare i conti con una pesante situazione debitoria e con la ormai concreta prospettiva di chiudere i battenti e licenziare i 26 addetti in organico. Fim Sud produce molle, bordioni e componentistica meccanica per il settore automotive e quello degli elettrodomestici.


Is&m. Avviata la procedura di mobilità per 13 dei 37 addetti dell’azienda avellinese. Ma i sindacati non ci stanno e chiedono l’immediata revoca del provvedimento e di qualsiasi accordo ad esso collegato.


Multiservizi. I 30 parcheggiatori della fallita società comunale incontrano il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, il 7 settembre scorso. Nel corso dell’incontro si parla dell’assegno di disoccupazione, a carico della Regione Campania per due anni, e della cosiddetta clausola sociale. La società che uscirà vincitrice dall’appalto per la gestione dei parcheggi dovrà riassumere almeno 20 degli ex dipendenti di Multiservizi.


Ruggi Azienda Ospedaliera. Scadono a dicembre i contratti dei 26 specialisti che l’azienda ospedaliera di Salerno utilizza presso il Pronto Soccorso. I sindacati proprio in questi giorni chiedono che per almeno 22 di questi professionisti sia effettuata la stabilizzazione. Ma i fondi non sono sufficienti e così i vertici di Ruggi e Asl Salerno sono all’opera per reperire le risorse necessarie al rinnovo dei contratti. Tecnoservice. Rischia di fermarsi il servizio di trasporto infermi dell’ospedale Moscati di Avellino. L’azienda che se ne occupa, infatti, da sette mesi non paga lo stipendio ai dipendenti a causa di una vertenza in corso con Equitalia, che ha pignorato 1,2 milioni di euro. In bilico 47 lavoratori della Tecnoservice che adesso chiedono l’intervento delle istituzioni per avere delucidazioni sul loro futuro. L’azienda ospedaliera sta per avviare una nuova gara per l’affidamento del servizio senza però fornire garanzie circa un eventuale trasferimento degli attuali addetti della Tecnoservice al nuovo concessionario.


Terme Di Stabia. Il sindaco di Castellammare di Stabia (Napoli), Nicola Cuomo, annuncia la riapertura del complesso termale per la fine del mese di settembre. “Siamo pronti, le Terme saranno restituite alla città”, dice. Oltre alle Terme di Stabia in città sono ferme anche le Antiche Terme, causa problemi con il sistema di mescita delle acque minerali. Le strutture danno lavoro a 100 dipendenti.