A Settembre disoccupazione ancora su
Cresce il disagio dei più giovani

39

Cresce senza sosta il tasso di disoccupazione nel nostro Paese, con i giovani senza lavoro a farla da padrone. A dirlo sono i dati provvisori dell’Istat, secondo i quali, a Settembre Cresce senza sosta il tasso di disoccupazione nel nostro Paese, con i giovani senza lavoro a farla da padrone. A dirlo sono i dati provvisori dell’Istat, secondo i quali, a Settembre 2014 i disoccupati sono 3 milioni 236mila. Si tratta di un aumento del 1,5% rispetto al mese precedente (+48mila posti persi) e del 1,8% su base annua (+58mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, in crescita dello 0,1% sia in termini congiunturali che nei 12 mesi. Invece, gli occupati risultano essere 22 milioni 457mila. In questo caso, il rialzo è dello 0,4% rispetto al mese precedente (+82 mila nuove assunzioni) e dello 0,6% su base annua (+130mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,9%, cresce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’istituto di statistica spiega che l’aumento rilevato nello stesso periodo, sia degli occupati che dei disoccupati, è stato possibile grazie all’incremento della partecipazione al mercato del lavoro e al calo delle persone inattive. L’altro tasto dolente riguarda la disoccupazione giovanile. I disoccupati tra i 15-24enni sono 698 mila. Il tasso di disoccupazione per quanto concerne questa fascia d’età è pari al 42,9%, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente, ma in aumento di 1,9 punti nel confronto tendenziale. La loro incidenza sulla popolazione che ricopre questa fascia è pari al 11,7% (in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma in crescita dello 0,6% su base annua). Infine, dai numeri dell’istituto esce fuori un altro dato. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,9% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività, pari al 35,9%, cala di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,7 punti su base annua.