‘A tavola con il Nobile’, vince la trippa di Chianina di San Donato

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Siena, 19 ago. (Labitalia) – Per la terza volta nella storia del premio, è la Contrada di San Donato ad aggiudicarsi la diciassettesima edizione di ‘A Tavola con il Nobile’, il concorso enogastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in collaborazione con il Magistrato delle Contrade della città, che si è concluso ieri, domenica 18 agosto, con la premiazione delle migliori ricette preparate dalle otto contrade del Bravìo delle Botti (corsa con le botti per le vie del centro storico di Montepulciano).

Il tema di questa edizione sul quale si sono confrontate le contrade è stato la Chianina Igp, la razza simbolo del territorio. Con la ricetta ‘Trippa di Chianina Contadina’ la contrada di San Donato è stata giudicata la migliore dalla giuria tecnica composta da 16 giornalisti provenienti da tutta Italia. Al secondo posto si è piazzata la contrada di Collazzi con il piatto ‘Guancia a Guancia’, mentre al terzo posto ha chiuso il podio Talosa con lo ‘Stufatino della nonna’.

“Identità di prodotto a Montepulciano – ha commentato durante la premiazione il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – vuol dire valore aggiunto. Il Vino Nobile di Montepulciano è per questo territorio un simbolo, abbinato a tutte le altre eccellenze rappresenta una forza e questo è ciò che nel mondo è irriproducibile ed è quello che come Consorzio vogliamo trasmettere ai consumatori e ai tanti turisti che arrivano nella nostra città”.

La ricetta vincitrice è stata degustata in abbinamento a sei etichette di Vino Nobile di Montepulciano estratte a sorte precedentemente: di queste il miglior abbinamento è risultato quello con il Vino Nobile di Montepulciano di Podere Casanova. Le altre cinque etichette sono state Poliziano, Casa Vinicola Triacca, Contucci, Boscarelli, Fassati.

‘A tavola con il Nobile’ è la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Una giuria composta da giornalisti valuta il piatto che meglio si accosta al Vino Nobile di Montepulciano. Un premio che negli anni ha dato la possibilità di recuperare oltre 150 ricette della tradizione, riportando alla luce il lavoro delle massaie e tramandando la tradizione gastronomica di un tempo. “Si parla tanto di sostenibilità e recupero del cibo: le contrade si sono industriate a creare delle ricette che permettessero di usare ogni parte della Chianina, anche quelle meno pregiate e meno richieste dal mercato, ma che, con l’utilizzo di tecniche particolari di cottura, spezie e con nuove idee, diventano molto interessanti”, ha detto Bruno Gambacorta.

Numerose le pubblicazioni che raccolgono le ricette di ‘A Tavola con il Nobile’ che negli anni ha assunto un peso antropologico e sociale tanto da attirare l’attenzione di studi sulle tradizioni popolari del territorio. I menu in concorso potranno essere assaggiati anche durante l’arco di tutta la prossima settimana, fino al 25 agosto, nelle sedi delle contrade aperte al pubblico. Nell’albo d’oro del premio figurano: Collazzi (quattro volte), Talosa (quattro volte), Voltaia (tre volte), San Donato (tre volte), Gracciano, Cagnano, Poggiolo e Coste (in ex-aequo nel 2012).

Il Bravìo delle Botti è la sfida tra le otto contrade del paese – Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia – dislocate tutte lungo il centro storico, in cui si fanno rotolare delle botti di circa 80 Kg ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro. Le botti sono spinte da due atletici ‘spingitori’, mentre il percorso della gara si snoda tra le vie del centro storico della città poliziana fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in piazza Grande. La corsa si disputerà domenica 25 agosto.

Proprio nella giornata di ieri, è stato presentato ufficialmente, al Teatro Poliziano di Montepulciano, il Panno del Bravìo che andrà alla contrada vincitrice della corsa, quest’anno ispirato al 50° anniversario dello sbarco sulla Luna e realizzato dall’artista Stefano Palermo. Il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini, ha sottolineato l’importanza “non solo economica del Bravìo, per il ritorno in termini di turismo, ma anche sociale per il ruolo di socializzazione che ha rispetto alla comunità”.

Un aspetto ribadito da Giulio Pavolucci, reggitore del Magistrato delle Contrade: “La gara, a cui le contrade lavorano con tanta passione, è una scusa per poter fare aggregazione tutto l’anno e questa è anche la grande eredità che ci ha lasciato Don Marcello, che ne fu l’ideatore”. Con l’occasione, durante la cerimonia al Teatro Poliziano, sono stati assegnati anche il Premio alla memoria dell’artista Cesare Olmastroni, andato a Daniele Brizzi, e il Premio Grifo Poliziano, assegnato alla Compagnia popolare del Bruscello.