Rendere più agevole e rapido il passaggio dall’ambiente accademico al mondo del lavoro: è un’esigenza avvertita dagli Atenei ma anche dagli ordini professionali. Il primo esperimento campano Rendere più agevole e rapido il passaggio dall’ambiente accademico al mondo del lavoro: è un’esigenza avvertita dagli Atenei ma anche dagli ordini professionali. Il primo esperimento campano di raccordo tra la formazione universitaria e la categoria dei consulenti del lavoro arriva in queste ore ed è oggetto del protocollo di intesa siglato tra l’Ordine della provincia di Napoli, presieduto da Edmondo Duraccio, e la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa. Un percorso facilitato per l’accesso alla professione di Consulenti del lavoro che mette a frutto una opportunità offerta all’ultima riforma. Rispetto al tirocinio professionale propedeutico all’esame di abilitazione – un tempo chiamato praticantato e oggi ridotto da 24 a 18 mesi – il dpr 137/2012, infatti, consente di svolgere il primo semestre dell’intero periodo in concomitanza con l’ultimo anno degli studi universitari, quindi prima di conseguire la laurea. Gli studenti del Suor Orsola potranno accelerare il percorso verso l’esame di abilitazione. “Sensibilizzeremo i nostri iscritti ad accogliere gli studenti presso i propri studi e a guidarli, con l’aiuto della nostra istituzione, verso l’affermazione professionale – ha dichiarato Duraccio, che ha siglato l’accordo con Lucio D’Alessandro, Rettore dell’ateneo -“Abbiamo sempre lamentato la lontananza tra l’Università ed il mondo del lavoro, ma oggi abbiamo la possibilità, almeno nel nostro ambito, di invertire questa tendenza”. Ma non è tutto, perché l’iniziativa si allargherà presto ad altri atenei: a dicembre, infatti, è in calendario la sigla di un protocollo simile anche con l’Università napoletana Parthenope. “Siamo partiti con il Suor Orsola perché è un’eccellenza riconosciuta – spiega Francesco Duraccio, consigliere nazionale e referente campano della Fondazione Consulenti per il Lavoro – e anche perché con le sue dimensioni non eccessivamente estese ci consentiva di testare il progetto su piccoli numeri”. Una collaborazione che ha tutta l’aria di diventare sempre più solida: contestualmente all’accordo tra Ordine e Università, infatti, è stato aperto anche un tavolo comune di confronto finalizzato ad attività di job Placement dei giovani laureati dell’ateneo. A renderlo operativo sarà proprio la Fondazione, molto attiva sul territorio campano: allo studio la possibilità di affidare all’Agenzia i neolaureati che vorranno intraprendere la professione.