Accoglienza minori stranieri Contributi agli enti locali

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Via al bando del ministero dell’Interno per il finanziamento di progetti degli Enti locali diretti all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati nella rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

Progetti

Per essere ammessi alle agevolazioni i progetti dovranno prevedere il collocamento del minore in un luogo sicuro, che si tratti di strutture autorizzate o di famiglie selezionate, tenendo conto, in modo particolare dell’età e del paese di provenienza del minore; il supporto di mediatori linguistico-culturali; l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale; l’assistenza socio-psicologica, sanitaria e orientamento legale; la verifica della presenza di parenti, connazionali o persone disponibili, idonee secondo la normativa vigente ad una eventuale presa in carico del minore; l’apertura della tutela. E ancora: la regolarizzazione dello status giuridico e della presenza sul territorio; l’insegnamento di base della lingua italiana; l’inserimento scolastico e professionale e l’attivazione di servizi a sostegno dell’integrazione socio-lavorativa del minore; la definizione di un progetto socio-educativo individualizzato per ciascun minore che sarà formulato tenendo sempre presenti le sue aspettative e competenze, il suo progetto migratorio, oltre ad essere preferibilmente condiviso anche dal tutore e aggiornato durante l’intero periodo di accoglienza; forme di raccordo con gli interventi realizzati nell’ambito dell’avviso pubblico “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati”, finanziato a valere sul Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 Assistenza emergenziale.

Asse con le prefetture

Le proposte progettuali finanziate dovranno, inoltre, prevedere modalità di confronto e di collaborazione con prefetture, questure, forze dell’ordine, tribunali per i minorenni, giudici tutelari, Asl, agenzie educative, comunità di accoglienza, famiglie affidatarie, comunità straniere, centri di formazione professionale, agenzie per l’impiego, associazioni di promozione sociale e di volontariato e ogni altro attore potenzialmente coinvolto.

Contributi e scadenza

Il contributo per l’accoglienza ammonta a 45 euro al giorno pro-capite e può essere incrementato fino a un massimo del 20 per cento per contribuire alle spese per l’integrazione. Gli Enti locali sono tenuti a contribuire, a titolo di cofinanziamento, in misura non inferiore al 20 per cento del costo complessivo della singola proposta progettuale. Le domande vanno presentate al ministero degli Interni entro il prossimo 21 luglio. La graduatoria finale degli Enti locali ammessi al contributo verrà pubblicata sul sito del Ministero.


Contributo

45 euro al giorno pro-capite (incrementabile fino a un massimo del 20%)

Cofinanziamento degli enti locali

Almeno il 20% del costo complessivo del progetto

Chi può partecipare

Enti locali

Scadenza

21 luglio 2015

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