Ad Arte, in arrivo l’app “Museitaliani”: biglietti online ma non solo

220

Nascerà a breve l’applicazione ‘Museitaliani’ del ministero della Cultura nell’ambito del progetto Ad Arte che permetterà di acquistare direttamente dallo smartphone i biglietti dei musei statali italiani. Al ministero c’è fretta di partire col nuovo servizio anche perché tra i primi musei ad approdare sulla nuova piattaforma ci sarà il Pantheon che dal primo luglio diventerà a pagamento. Ma la nuova piattaforma non sarà solo una biglietteria online e non sostituirà i servizi di biglietteria dei musei statali che hanno già un loro di eticketing. Lo assicura ad AgenziaCULT il direttore generale dei Musei del ministero della Cultura, Massimo Osanna, a margine di una lezione di archeologia al Salone del libro di Torino. L’intento è quello di costruire una vetrina per tutto il sistema nazionale e aumentare la visibilità dei siti cosiddetti minori. La piattaforma Ad Arte e la nuova app Museitaliani non serviranno “solo per il ticketing (anche se da lì si comincerà), ma metterà in rete tutti i musei e permetterà di avere una comunicazione adeguata per i vari musei”. Spiega il dg Musei del MiC: “Potrà ospitare siti web per i piccoli musei, ci sarà la possibilità di avere percorsi tematici e reti tra luoghi della cultura, consigli su musei vicini ai grandi attrattori, etc. Si parte dal ticketing perché è la situazione più drammatica: al di là dei 78 musei che hanno il concessionario di servizi aggiuntivi, sul totale di 498 musei statali molti di questi sono addirittura gratuiti proprio per l’impossibilità di riscuotere il biglietto. Questo non vuol dire che siano più frequentati, anzi, in molti casi sono quasi sconosciuti. Ecco allora che una piattaforma che li faccia conoscere e che ne aumenti le potenzialità, l’accessibilità, ne agevoli il funzionamento e permetta anche di avere un biglietto non può che aiutare tutto il sistema museale nazionale. Alla nuova app potranno aderire progressivamente tutti i musei a cominciare da quelli che non hanno affidato i servizi di biglietteria a un concessionario o che non hanno nessun controllo sull’accesso dei visitatori”.