Addio a Campeggi, il pittore delle locandine di Hollywood

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Firenze, 29 ago. – (AdnKronos) – L’artista Silvano ‘Nano’ Campeggi, pittore autore delle cartellonistica per le case di produzione cinematografiche di Hollywood nell’epoca d’oro del cinema (1945/1970), è morto oggi a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, all’età di 95 anni. Negli Stati Uniti Campeggi è considerato tra i più importanti artisti grafici nella storia del cinema americano. Fra i cartelloni e le locandine più famose disegnate dall’artista fiorentino quelle di memorabili film come “Casablanca”, “Cantando sotto la pioggia”, “Un americano a Parigi”, “West Side Story”, “La gatta sul tetto che scotta”, “Vincitori e vinti”, “Exodus”, “Colazione da Tiffany”, “Ben Hur”, “Bambi”.

Nato a Firenze il 23 gennaio 1923, Campeggi frequenta la scuola d’arte del capoluogo toscano come allievo di Ottone Rosai e Ardengo Soffici, iniziando poi a lavorare come illustratore di libri e giornali per diverse aziende grafiche. Trasferitosi a Roma nel dopoguerra, entra nello studio del pittore Orfeo Tamburi e conosce il cartellonista Luigi Martinati, venendo attratto dalla cartellonistica cinematografica. Per la sua abilità nel ritratto e l’inventiva che gli è congeniale, lavora, firmandosi ‘Nano’, per le maggiori case cinematografiche americane come Metro Goldwyn Mayer, Universal, Paramount, Warner Bross, RKo, Dear Film, realizzando più di 3.000 manifesti per Hollywood.

Tornato a Firenze negli anni Settanta, realizza per l’Arma dei Carabinieri otto grandi quadri di battaglie del Risorgimento e il ritratto di Salvo d’Acquisto, eroe della Resistenza, che nel 1975 è utilizzato come francobollo commemorativo dalle Poste Italiane. Sempre dagli anni Settanta Campeggi comincia a trascorrere molta parte dell’anno all’isola d’Elba, dove fonda una scuola di ceramica per i giovani elbani. I sassi e le pietre dell’isola diventano protagonisti dei suoi quadri e della natura antropomorfa che essi rappresentano.

La mostra personale fiorentina del 1988, intitolata “Il Cinema nei manifesti di Silvano Campeggi”, segna l’inizio di una nuova attenzione e valorizzazione dell’attività di Campeggi come autore di manifesti e locandine per il cinema, sancendone definitivamente l’importanza come artista in grado di contribuire alla definizione e costruzione di un immaginario visivo diffuso.

Le sue opere sono richieste in tutto il mondo, espone a più riprese in Italia, in Francia e negli Stati Uniti, dove si impone come uno degli artisti più apprezzati nel suo campo (nel 2005 viene premiato dallo Stato del New Jersey e nel 2007 il Lincoln Center di New York gli dedica una nuova mostra monografica).

Nel corso degli anni è coinvolto anche nella creazione di dipinti e opere per eventi e manifestazioni quali il Palio di Siena (realizzò il drappellone del 2001), la commemorazione della battaglia di Campaldino, il Calcio storico fiorentino, la Corsa del Saracino a Arezzo, fino ai ritratti delle protagoniste pucciniane per la Fondazione Puccini. Campeggi ha ricevuto dalla Città di Firenze il Fiorino d’oro nel 2000 e il suo autoritratto è esposto insieme a quello dei più grandi artisti nel Corridoio Vasariano degli Uffizi, testimonianza di una lunga vita dedicata con amore all’arte.

Alla vigilia del suo 95esimo compleanno, Firenze ha reso omaggio all’artista con la mostra antologica “Silvano Campeggi ‘Nano’ – Tra divi e diavoli’’, che si è tenuta dal 6 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, per celebrare l’arte di un grande protagonista della scena mondiale del XX secolo, non solo cartellonista principe della Metro Goldwyn Mayer e di tante altre case di produzione italiane e straniere, ma anche pittore e artista a tutto tondo.

Nella mostra grande spazio al cinema (tra 1946 e 1969), ai divi e al grande successo hollywoodiano immortalati da ‘Nano’ in manifesti e soluzioni grafiche, che hanno esaltato Clark Gable, Marilyn Monroe, Marlon Brando e Audrey Hepburn, solo per citare alcune star.