E’ morto ieri Achille Scudieri, fondatore nel 1956 di Adler Plastic, gruppo internazionale con sede a Ottaviano che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto. Ad annunciarne la scomparsa sono la moglie Milena, i figli Paolo con Rosa e Nadia con Peppe, i familiari tutti e tutti i dipendenti e collaboratori del Gruppo, “con gratitudine – si legge in una nota – per l’esempio offerto come imprenditore e lavoratore, avendo sempre considerato l’azienda la sua vita”. “Conformemente alle disposizioni previste dalla normativa di contrasto al Covid-19 – continua la nota -, la famiglia annuncia che la cerimonia funebre avverrà in forma privata”.
Una straordinaria storia di successo
Al nome di Achille Scudieri è legato uno dei casi imprenditoriali più stupefacenti della recente storia industriale italiana post-bellica. Quando, il 19 dicembre 2016, in una memorabile serata che si tenne al teatro San Carlo, si festeggiarono i 60 anni di attività dell’azienda, fu una star televisiva, Paolo Bonolis, a riepilogare la vicenda epica di “questa azienda partita da zero nel 1956 e diventata un colosso di portata mondiale, con aziende e interessi in tutto il pianeta, al servizio dell’automotive (e non solo)”. Tutto nacque, esordì Bonolis, al piano interrato dell’abitazione di don Achille Scudieri, che dopo una visita alla fiera di Dusseldorf rientrò a casa “fulminato” dal poliuretano e dalle sue possibili applicazioni. Dopo i primi lavoretti tra le pareti domestiche, l’aziendina si dota di un capannone autonomo e comincia ad affiancare alla trasformazione del poliuretano la sua produzione, con l’utilizzo di macchine schiumatrici che miscelano i prodotti chimici e li erogano allo stato liquido in stampi (“polimerizzati”) di diverse dimensioni, così come richiesti dal cliente. Il loro primo impiego è per il riempimento dei cuscini, delle sedute e degli schienali di divani e poltrone. Col tempo, diventeranno gli interni di un gran numero di auto: sedili, schienali, cruscotti, pannelli, tappeti, rivestimenti…. “Evolvendosi a ritmi da record – continua il racconto -, Adler Plastic è diventata un colosso internazionale: oggi è il primo produttore italiano e il secondo player mondiale di sistemi per il comfort acustico, termico e per l’arredamento interno destinato ad automotive e aerospazio; fornisce i principali produttori del settore (FCA, Ferrari, Opel, Porsche, Audi, Rolls-Royce, Suzuki, Agusta, Alenia, Boeing, Bombardier); è presente in 22 Paesi sparsi per il mondo (dall’Europa alla Cina, dal Brasile all’India, dalla Thailandia all’Indonesia, dal Giappone alla Turchia…); dispone di 63 stabilimenti (una delle operazioni all’estero più recenti è stata conclusa in Germania con l’acquisizione del 100% della Hp Pelzer, multinazionale tedesca leader nel settore della componentistica per insonorizzazione e finitura interna delle auto); può vantare 7 siti di ricerca e sviluppo e occupa 13mila dipendenti per un fatturato annuo di oltre 1,5 miliardi di euro”.
Il seme gettato da Achille Scudieri non smette di produrre frutti. Anche in ambiti non strettamente legati alle produzioni delle origini. Il colosso napoletano ha infatti impostato tutta l’attività sull’innovazione continua e sulla diversificazione. Numero uno è oggi suo figlio Paolo, ingegnere, entrato in azienda nel 1980, portandosi dentro la sua grande passione per l’auto (ha corso anche nel Trofeo Abarth e nel Challenge Ferrari). Amministratore delegato dal 1990, impegnato a fondo nel lavoro e nel sociale, con il tempo Scudieri ha dimostrato di sapersi muovere senza impacci sulla scena planetaria, ma è rimasto legatissimo alla sua terra d’origine, promuovendo, a margine delle attività industriali, iniziative che aiutino, ad esempio, le piccole imprese operanti nei diversi comparti del settore enogastronomico a valorizzare se stesse e le eccellenze del territorio; ma anche dedicandosi alle periferie difficili, come Scampia, a sostegno di attività mirate a salvaguardare i giovani e la legalità.