Addio al sociologo Domenico De Masi, fu tra i fondatori di Symbola

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in foto il sociologo Domenico De Masi (Imagoeconomica)

Si è spento all’età di 85 anni, a seguito di una malattia, il sociologo Domenico De Masi. Studioso, ricercatore e consulente, De Masi è stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.

Insieme a Ermete Realacci e Alessandro Profumo, è stato fondatore di “Symbola“, associazione delle imprese eccellenti.

Ha fondato tra l’altro la S3.Studium, scuola triennale di specializzazione post laurea in scienze organizzative, e la Sit, Società Italiana Telelavoro. Noto volto tv, ha all’attivo decine di libri, tra i quali Il lavoro nel XXI secolo, Ozio Creativo, Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati e Mappamundi. Modelli di vita per una società senza orientamento. Tra le sue ultime pubblicazioni, La felicità negata, Lo Stato necessario e Smart working: La rivoluzione del lavoro intelligente.

Tanti i messaggi di cordoglio
“Il mio cordoglio per la morte dell’amico e fratello Mimmo De Masi. Un uomo che si è interrogato profondamente sull’esistenza di Dio e sul senso religioso della vita”. Lo scrive, in una nota, padre Enzo Fortunato, giornalista e scrittore. “Tanti i colloqui che insieme abbiamo vissuto sulla fede, sulle ingiustizie sociali con un’attenzione ai poveri – aggiunge – e agli ultimi. Questi erano il suo cruccio e il suo rammarico. Un uomo di una umanità bella e cordiale”.

“Se ne è andato un grandissimo sociologo, con un innato senso dell’umorismo, una specie rarissima. Ti abbiamo voluto bene in tanti. Ci vediamo Altrove, Domenico”. Lo scrive su X, ex Twitter, il fondatore del M5S Beppe Grillo.

“Con grande dispiacere apprendo della scomparsa del professor Domenico De Masi, un sociologo dallo sguardo lucido sui cambiamenti del mondo del lavoro ma anche una persona gentile. Un abbraccio affettuoso alla famiglia, ai suoi cari e a chi gli voleva bene”. Così su X il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Domenico De Masi era una persona straordinaria con cui confrontarsi, aperta e mai banale. L’ho incontrato durante i miei studi in Sociologia, nel Magistero della Sapienza, in quei difficili anni Settanta, lui docente ed io studente, lui di sinistra ed io di destra. Il rispetto per le idee diverse non è mai mancato”. Lo afferma Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il made in Italy in un tweet. “Spesso ospite dei nostri meeting, per la profondità delle analisi e delle argomentazioni, comunque sempre stimolanti. Ci mancherai, ma hai lasciato molto, in Italia e non solo. Addio professore”, conclude su X.