Addio a Marenco, il comico-architetto lanciato da Arbore: il loro sodalizio cominciò a Napoli

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In foto Mario Marenco e Renzo Arbore

E’ scomparso oggi all’eta’ di 85 anni Mario Marenco, tra i protagonisti delle trasmissioni di Renzo Arbore. Attore, designer, architetto e umorista, restano indimenticabili alcuni suoi personaggi come il colonnello Buttiglione, la Sgarambona, Riccardino, l’astronauta spagnolo Raimundo Navarro, il dottor Anemo Carlone, il professor Aristogitone, Verzo, Ida Lo Nigro, il poeta Marius Marenco. Lavoro’ nelle trasmissioni al fianco di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Nato a Foggia nel 1933 si laureò in architettura nel 1957 a Napoli, ottenendo poi borse di ricerca a Stoccolma e Chicago. Nel 1960 aprì il proprio atelier di architettura e design a Roma, collaborando con le più importanti case automobilistiche italiane specializzandosi nella realizzazione di stand espositivi. Il debutto in tv risale al 1972 con Cochi e Renato ed Enzo Jannacci nel programma Il buono e il cattivo, ma fu nel 1970 in radio con Alto gradimento che raggiunse il massimo successo. Fu Mr Ramengo ne L’altra domenica, strampalato inviato che dopo ogni reportage urlava “Carmine!”. Parteciò’ anche ad altre trasmissioni come Odeon e L’uovo e il cubo. Poche le apparizioni nel cinema, prestando il volto soprattutto in Bmovie in voga a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Nell’ultimo periodo si è dedicato alla letteratura umoristica. Mario Marenco è morto stamattina al Policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato a causa dell’aggravarsi del suo precario stato di salute.
“Per me la morte di Mario è un dolore fortissimo – racconta Renzo Arbore all’Adnkronos, con la voce rotta dalle lacrime -. Perché lui è stato un caposcuola, non riconosciuto come tale. È stato un inventore di umorismo mai eguagliato. Marenco è stato un amico per 60 anni. Ci eravamo conosciuti a Napoli. Lì cominciò il nostro sodalizio. Poi quando ci trasferimmo a Roma diventammo parte della stessa comitiva. Lui all’epoca era fidanzato con una giovanissima e bellissima Laura Antonelli ed era un uomo assolutamente geniale ed originale, inimitabile, non catalogabile. La sua potenza era proprio quella di non essere mai convenzionale. Quindi quando mettemmo insieme la squadra di Alto Gradimento fu naturale che ne facesse parte. Aveva un’intelligenza fuori dal comune anche come architetto e designer. Ed era, come pochi altri, tipo Riccardo Pazzaglia, di una modestia disarmante”. “Con Boncompagni ed altri amici come Frassica, abbiamo sempre ritenuto Mario il numero uno dell’umorismo italiano di tutti i tempi. Lo dico senza timore di essere smentito, con la mia esperienza e la mia passione per l’intrattenimento. Era un fuoriclasse. Con le sue parodie ha fatto delle invenzioni straordinarie. E spero che gliene verrà dato atto”, aggiunge Arbore. Oltre ad Alto gradimento, Arbore e Marenco hanno condiviso ‘L’altra domenica’, ‘Indietro tutta’, più recentemente ‘Meno siamo meglio stiamo’ e due film. ”Abbiamo passato stagioni di risate impagabili. Quando c’era lui uscivano fuori cose stupende, poi con me e Boncompagni che lo stimolavano dava il meglio. Ogni tanto ci dovevamo interrompere tanto erano le risate. Una volta caddi perfino per terra”, prosegue Arbore. ”Ci faceva anche degli scherzi ma una volta ci vendicammo e gli facemmo credere di chiamarlo da un programma radiofonico notturno che si chiamava ‘Svegliati e vinci’: lo chiamavano alle tre del mattino e, per una volta, fu lui a cascarci in pieno. Mi mancherà tantissimo”, conclude Arbore.