Addio studi di settore, arrivano le pagelle fiscali

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Roma, 22 sett. (AdnKronos) – L’Agenzia delle Entrate ha individuato i primi indici sintetici di affidabilità, Isa, destinati a sostituire gli studi di settore di 1,4 milioni di contribuenti già nel 2018. E’ quanto si legge in una nota. Con il provvedimento firmato oggi dal direttore Ernesto Maria Ruffini, infatti, si individuano i primi 70 Indici che dovranno essere elaborati quest’anno e che potranno essere già applicati, a seguito di approvazione con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a decorrere dal periodo d’imposta 2017.

Gli altri Isa, prosegue la nota, saranno individuati entro gennaio 2018 e successivamente elaborati nel corso dell’anno, per coinvolgere, a regime, circa 4 milioni di operatori economici, che rappresentano l’intera platea dei soggetti interessati dagli studi di settore. Dal 2018 imprese e professionisti potranno, così, avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una nuova metodologia statistico-economica che stabilirà il grado (scala da 1 a 10) di affidabilità/compliance. Il provvedimento di oggi, si legge ancora nella nota, riporta anche le attività economiche, suddivise per settore, per le quali saranno elaborati gli Indici.

– LA PLATEA DEGLI INTERESSATI DAI NUOVI INDICI, OLTRE UN MILIONE – I nuovi 70 Indici riguarderanno circa 1,4 milioni di contribuenti. In particolare, 29 Indici sintetici di affidabilità saranno elaborati per il settore del commercio; tra le attività interessate vi sono quelle del commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, articoli sportivi, giochi e commercio all’ingrosso di mobili.

Sono invece, spiega sempre la nota dell’Agenzia delle Entrate, 17 gli Indici individuati per il comparto dei servizi, tra cui carrozzieri e meccanici, parrucchieri e barbieri, riparazione autoveicoli, motocicli e ciclomotori, ma anche intermediari immobiliari, ristorazione e villaggi turistici. Per le manifatture gli Indici individuati sono 15 e riguardano, tra gli altri, la fabbricazione di articoli da viaggio, borse, la fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature, prodotti in gomma. Per i professionisti i nuovi Isa riguardano 9 diverse attività di lavoro autonomo, tra le quali quelle dei disegnatori grafici, dei geometri e degli studi legali.

– LE PLATEE PIÙ NUMEROSE PER MACRO-CATEGORIE – Andando a scorrere le attività, dei circa 1,4 milioni di contribuenti interessati dagli Isa per il periodo d’imposta 2017, e che potranno quindi accedere ai benefici premiali previsti, circa 168mila sono intermediari del commercio (12% della platea), quasi 145mila avvocati (10%), oltre 129mila installatori di impianti (9%). Tra le macro categorie più numerose interessate dagli Isa ci sono anche i ristoranti, circa 95mila (7%) e i parrucchieri, circa 74mila (5%).

– I VANTAGGI PER I CONTRIBUENTI – I contribuenti che risulteranno “affidabili” agli Isa avranno accesso a significativi benefici premiali su più livelli: in particolare vengono esclusi gli accertamenti di tipo analitico – presuntivo; limitata l’applicazione degli accertamenti basati sulla determinazione sintetica del reddito. E’ anche prevista la riduzione dei termini per l’accertamento e l’esonero, entro i limiti previsti, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.

Infine, è previsto l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva per un importo non superiore a 50mila euro.