Agenda Onu 2030 per un mondo migliore. Il pensiero di Agnese Pini e Marianna Aprile all’evento dell’ASviS

Dal 25 settembre 2015, sottoscritta alle Nazioni Unite,  da 193 Paesi, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile vuole  garantire un presente e un futuro migliore, al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano.

Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, Presidenti Asvis
“Il 2023 è un anno speciale per il percorso dell’Agenda 2030: siamo a metà strada e la meta è ormai in vista. È con questo spirito che abbiamo immaginato il Rapporto ASviS di quest’anno, con contenuti utili a comprendere il percorso fin qui realizzato e cosa manca per arrivare alle scadenze fissate in sede Onu”.

 Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS
“Un famoso proverbio, adatto alla situazione in cui ci troviamo, dice Non c’è vento
favorevole per chi non sa in quale porto vuole andare. Ebbene, il Rapporto mostra
chiaramente come in questi otto anni l’Italia non abbia scelto in modo convinto e
deciso l’Agenda 2030 come mappa per realizzare uno sviluppo pienamente”.

Il pensiero della comunicazione specializzata: Agnese Pini e Marianna Aprile
Agnese Pini, direttrice dei quotidiani del gruppo Monrif, e Marianna Aprile, giornalista di Oggi e conduttrice televisiva, hanno discusso del ruolo dei media di fronte alle sfide della sostenibilità. “In Italia manca un terreno culturale comune su cui si innestare il dibattito sul cambiamento climatico”, ha detto Pini, “il nostro è un Paese che si occupa di questi temi tramite la lente dell’opinionismo e non dell’informazione, lo facciamo anche con le guerre. Questo è un cambio di mentalità che si è alimentato con i social network e ha travolto l’informazione tradizionale”.

Ora il filmato del suo intervento: Marina Calderone all’evento “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibili” (qui

Per Aprile, negli interventi sui media “bisogna invitare le persone giuste, nessuno ci impone di essere superficiali e propagandistici. Per sostenibilità si pensa solo all’ambiente, che è la cosa più ‘antipatica’ perché ci impone dei cambiamenti che nessuno fa volentieri. Bisogna parlare anche del ruolo sociale della transizione. Viviamo in un’organizzazione umana in cui la paura è spesso una leva delle decisioni, anche personali, è una compagna di banco onnipresente

Ora il filmato del suo intervento: Marianna Aprile all’evento “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibili (qui)

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