Aggressione Questura, espulsione per Alì

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Sassari, 25 mar. (AdnKronos) – di Silvia Mancinelli

Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere a Bancali per Alì Mbye, il 23enne gambiano che ieri pomeriggio nella Questura di Sassari colpendoli con calci e pugni e ferendone due con il collo di una bottiglia. Il ragazzo, che alle 15,30 di ieri ha fatto irruzione negli uffici della Questura in evidente stato di alterazione psicofisica, già noto per stupefacenti e reati contro il patrimonio, è irregolare in quanto non ottemperante a un decreto di espulsione, emesso nel dicembre 2018 e sarà espulso.

Per Vincenzo Chianese, Segretario generale del sindacato di Polizia ES, “scongiurare l’aggressione avvenuta ieri pomeriggio negli uffici della questura di Sassari sarebbe stato possibile se gli agenti avessero avuto in dotazione il taser”. “La burocrazia del Viminale blocca anche Gabrielli e noi, oggi, ci ritroviamo con le mani legate” aggiunge. “Ottenuto il permesso di soggiorno, aveva poi commesso numerosi reati tra cui furti e spaccio di stupefacenti – spiega Giovanni Cabras, dirigente nazionale ES -. La sua espulsione, deliberata dall’Autorità di pubblica sicurezza, era stata confermata dal Tribunale di Cagliari e già dal dicembre scorso sapeva ufficialmente dell’obbligo che aveva di lasciare l’Italia”.

“È assurdo che nel nostro Paese si possa omettere di rispettare le leggi senza che ci sia alcuna conseguenza concreta – sottolinea Vincenzo Chianese, – e che possa pensare di ferire un poliziotto immaginando che questo non porti alle giuste conseguenze-. Ci aspettiamo che, dopo la convalida dell’arresto, l’espulsione diventi subito una misura reale e non solo virtuale. Nel frattempo facciamo i nostri complimenti al sovrintendente C.P, all’assistente A. M, all’assistente capo C.S, che veniva ferito con il collo di una bottiglia da Mbye ed all’assistente capo C. M. che riportava contusioni nella colluttazione”. “Solo grazie al sangue freddo e alla professionalità dei poliziotti è stato possibile immobilizzare il giovane – conclude Chianese -. E’ ormai evidente l’urgenza di accelerare le procedure per dotare tutte le pattuglie e tutti gli uffici di strumenti come il taser”.