Agro Solidale, il bando di concorso finisce sotto accusa

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“Un bando cucito su misura”, si sollevano così i sospetti sul bando per l’assunzione di varie figure professionali, tra cui psicologi, sociologi e assistenti sociali da inserire nel neo ricostituito Piano di Zona S01, oggi divenuta azienda consortile “Agro Solidale” e che dovrà gestire ed organizzare i servizi sociali sul territorio di Pagani, quale comune capofila, San Marzano Sul Sarno, Sarno e San Valentino Torio. Nel bando redatto dall’azienda consortile guidata dal direttore Porfidio Monda, sono state rilevate irregolarità nella procedura di selezione e nei punteggi che dovrebbero essere assegnati ai partecipanti, andando controcorrente alle classiche procedure di selezione pubblica, escludendo i parametri oggettivi delle valutazioni con un’eccessiva importanza data ai criteri soggettivi della commissione. Un giovane laureato con il massimo dei voti senza aver maturato particolari esperienze nel settore, ad esempio, non riuscirebbe ad essere ammesso alla prova orale perché non raggiungerebbe i 35 punti previsti dal bando. Un qualsiasi laureato che ha lavorato per diversi anni nel settore anche per poche ore al giorno, invece, riuscirebbe ad accedere al colloquio orale. In soldoni un laureato con 110 e lode riuscirebbe a prendere 20 punti su 35 occorrenti. Mentre, un laureato con 75 vale 5 punti, ma se ipotizziamo che abbia lavorato per tre ore al giorno per quattro anni nella pubblica amministrazione riuscirebbe ad arrivare a 37 punti. Ma non finisce qui. Ai concorrenti non è ammesso presentare né lo svolgimento di pregressi tirocini, né stage, tantomeno il volontariato, eppure nella moderna società giovanile spesso i contratti di lavoro sono proprio di tirocinio professionale o di stage, che valgono quanto una normale esperienza lavorativa, stesso vale anche per il volontariato, oggi considerato in pieno all’interno di un curriculum vitae. Mentre, per l’azienda consortile “Agro Solidale” non ha alcun valore e di conseguenza nessun punteggio. Inoltre, il bando di concorso permette ai candidati di calcolare autonomamente il punteggio che ottengono per l’accesso al colloquio orale, senza allegare alcun titolo dimostrativo alla loro dichiarazione, senza neanche richiedere ai partecipanti l’allegazione del curriculum vitae. Insomma, un bando di concorso “innovativo” rispetto agli standard, infatti, è possibile concorrere sostenendo solo un colloquio orale, senza aver sostenuto alcuna prova scritta, si bypassa anche la prova preselettiva, di norma presente in tutti i concorsi pubblici. Amarezza, scoraggiamento ed indignazione da parte di molti concorrenti che aprioristamente si sono visti esclusi dalle selezioni ma a loro sostegno sono scesi in campo anche le forze politiche, primo su tutto il movimento sarnese “Rete Libera” del consigliere comunale di Sarno, Giovanni Montoro, mentre il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Pagani,  in una nota ha esplicitato tutte le problematiche del bando di concorso ancora in atto ritenendo “molto gravi e clientelari” i contenuti selettivi, chiedendo al direttore ed al presidente di ritirare il bando e di modificarlo inserendo legittime procedure concorsuali fondate su prove scritte e colloqui ed assegnando ai titoli posseduti “equilibrati e minimi punteggi” uguali per tutti e comprendendo anche stage, tirocinio e volontariato.