Agroalimentare, contratto di sviluppo da 17,9 mln: c’è la firma di Invitalia e cinque aziende campane

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Invitalia ha firmato un contratto di sviluppo in Campania con la società Sica e altre quattro aziende per potenziare l’industria conserviera della regione. L’accordo è stato siglato a Roma da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, Silvestro Oliva, amministratore unico Sica, Guglielmo Rega, consigliere delegato Agriconserve Rega, Gianluigi Di Leo, amministratore delegato Calispa, Davide Sorrentino, amministratore unico Icca, Daniele Mara Attianese, amministratore unico Attianese. 
L’investimento complessivo è di 17,9 milioni di euro, di cui 12,5 concessi da Invitalia. Il progetto prevede a regime 48 nuovi posti di lavoro. Il programma di crescita industriale riguarda il distretto agroalimentare di Nocera-Gragnano e in particolare i comuni di Pagani (Sa), Striano (Na), Castel San Giorgio (Sa), Acerra (Na) e Nocera Superiore (Sa). Ulteriori 1,7 milioni di euro – di cui circa 1 concesso da Invitalia – sono destinati a un progetto di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di sperimentare metodologie innovative e green per ottenere molecole bioattive, a partire dai sottoprodotti delle cinque aziende, con un minore impatto sull’ambiente. 
L’accordo, che prevede la partecipazione dell’Università Federico II di Napoli, è stato firmato dal prof. Paolo Masi, direttore del Centro di Ateneo per l’innovazione e lo sviluppo nell’industria alimentare (Caisial).
“Questo investimento – afferma Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – conferma l’attenzione che rivolgiamo ai progetti di crescita dell’agroalimentare, uno dei settori portanti dell’economia italiana e campana in particolare. Grazie agli incentivi e alle semplificazioni burocratiche del Contratto di Sviluppo, continuiamo a sostenere, soprattutto al Sud, le imprese che puntano a modernizzare i sistemi di produzione e ad agire in un’ottica di filiera per competere meglio sui mercati nazionali e internazionali”. “Il settore conserviero – afferma Silvestro Oliva, amministratore unico della Sica – resta tra le principali forze produttive della regione Campania. 
Malgrado le mille difficoltà che il settore agrario campano ha dovuto affrontare negli ultimi anni, la filiera delle conserve alimentari resta la più radicata e diffusa nel territorio, ma anche nella cultura dei cittadini della regione e, in particolare, in quelli residenti nella zona in cui le nostre aziende hanno sede. Qui si trovano le figure professionali più adatte e maggiormente qualificate per quest’attività ed è qui che vogliamo continuare ad investire. La passione per il pomodoro, nata alla fine degli anni ’50 con il San Marzano e con la produzione delle famose ‘buttiglie’ di pomodori che tutti facevano in casa, è ancora viva nei cuori delle generazioni attuali”.