Agroalimentare, Marrone: dopo olio e pomodori, latticini nel mirino Ue

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Il presidente degli imprenditori jr: rischio latte in polvere per produzioni di eccellenza

«Prima l’olio tunisino, poi il pomodoro San Marzano coltivato in Belgio: il prossimo obiettivo saranno i latticini dop?»

A sollevare la domanda è il presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli, Raffaele Marrone.

«L’Ue sta picconando il nostro sistema produttivo d’eccellenza – aggiunge – per fare spazio ai paesi emergenti. Una scelta di principio giusta, ma applicata in un modo disastroso. Uno scenario reso ancor più fosco dalla possibile acquisizione da parte di ChemChina della multinazionale svizzera Syngenta che si occupa di sementi e prodotti chimici per l’agricoltura: si creerebbe così un monopolio incontrollabile delle materie prime tanto sulla qualità tanto sul prezzo che danneggerebbe il mercato italiano e quello europeo».

«L’economia campana e quella meridionale più in generale si reggono sull’agroalimentare. Non possiamo permettere che astruse politiche comunitarie lo indeboliscano creando un effetto cascata anche sull’occupazione. Bisogna difendere il pomodoro San Marzano e il settore agricolo dell’agro-nocerino-sarnese – sottolinea il leader degli imprenditori jr – così come bisogna difendere la mozzarella e i latticini».

«L’Ue non ha ancora abbandonato, infatti, l’intenzione di usare il latte in polvere per la produzione dei formaggi. Il primo assalto è stato fortunatamente respinto – ha concluso Marrone – ma il comparto caseario è ancora nel mirino. Non si tratta solo di tutelare, giustamente, il consumatore e le peculiarità gastronomiche ma di impedire un vero e proprio default economico-imprenditoriale».