Agroalimentare, nuova sfida per Finagricola: dopo il pomodoro giallo arriva il datterino arancione

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Ancora novità dal quartier generale di Finagricola, azienda innovativa e sempre impegnata nella sperimentazione, con il suo marchio di punta “Così Com’è”, noto ai consumatori soprattutto per la diffusione sul mercato del “datterino giallo”, già a partire dagli anni 2000. Oggi l’azienda rilancia con una novità assoluta: la trasformazione in conserva del datterino arancione, nella versione “intera in succo”. Il nuovo prodotto ha già trovato spazio nei mercati esteri, in particolare negli Stati Uniti e in Giappone. Dopo essere stato introdotto nella linea professionale “Grangusto”, dedicata ai professionisti del settore HoReCa, il datterino arancione è ora pronto per essere presentato ai consumatori, che potranno apprezzarlo per le sue peculiari caratteristiche. L’espansione del mercato internazionale, l’ampliamento della gamma di prodotti e la diversificazione dei canali di distribuzione sono il risultato della solida struttura di Finagricola: l’azienda, con sede a Battipaglia (Sa), un fatturato di 48 mln di euro, 475 dipendenti e 300 ettari di coltivazione, è infatti presente in maniera capillare nei settori HoReCa, Grande Distribuzione Organizzata e con ottime prospettive di sviluppo nell’export.

Caratterizzato da una forma allungata e appuntita, simile a quella di un dattero, il datterino arancione rappresenta un equilibrio tra il gusto, il colore e la dolcezza del datterino rosso e quello giallo. È leggermente più croccante, carnoso e aromatico. Si distingue per il sapore dolce, le sue note intense, una polpa soda con pochi semi, e buccia sottile. L’ingresso del datterino arancione sul mercato dei consumatori finali è stato fortemente voluto dal responsabile marketing e comunicazione Domenico Catapano, che commenta: “Finagricola è un’azienda innovativa in continua sperimentazione, al servizio dei consumatori. Questo prodotto si inserisce nella nostra costante ricerca del bello e del buono, dove l’eccellenza si combina con l’estetica, la tecnologia e la natura. In un momento in cui la cucina e la gastronomia diventano sempre più espressioni creative anche tra le mura domestiche. Siamo certi che i nostri consumatori apprezzeranno non solo il suo gusto, ma anche la versatilità in cucina.”

Inoltre, il packaging del datterino arancione è corredato da un’etichetta speciale che suggerisce il tempo di cottura ideale per esaltare sapore e consistenza. Grazie al QR code sull’etichetta, i consumatori possono accedere a ulteriori informazioni con suggerimenti su abbinamenti gastronomici e usi particolari, inoltre, c’è anche il marchio di certificazione della filiera in blockchain. Il datterino arancione si presta particolarmente alle pietanze a base di pesce, primi piatti e la pizza. L’azienda ha già iniziato a sperimentare ricette, dalle più classiche alle più innovative, come la montanara con datterino arancione (pasta cresciuta con datterino arancione, acciughe, olive e capperi) e il polpo scottato su coulis di datterino arancione intero in succo con olive nere e capperi. Infine, il datterino arancione non delude nemmeno l’aspetto salutistico: il suo colore è indice della presenza di beta-carotene, un potente antiossidante e provitamina che protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi.