Agroalimentare, Sangiorgio:
Un Polo formativo a Salerno

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Coldiretti Salerno sollecita l’istituzione di un Polo formativo dell’agroalimentare, un progetto, già lanciato nei mesi passati, finora non ancora attuato. “In Italia, eccezion fatta per qualche Coldiretti Salerno sollecita l’istituzione di un Polo formativo dell’agroalimentare, un progetto, già lanciato nei mesi passati, finora non ancora attuato. “In Italia, eccezion fatta per qualche sperimentazione proposta, con successo, in Friuli, non esiste un Polo formativo di questo genere – spiega il presidente di Coldiretti, Vittorio Sangiorgionoi riteniamo possa essere un progetto pilota per tutto il mezzogiorno e una proposta concreta, dopo che Expo avrà chiuso i battenti, su cui costruire la traiettoria di sviluppo dei prossimi venti anni in provincia di Salerno”. Il polo formativo sollecitato da Coldiretti ha l’obiettivo di avvicinare concretamente gli studenti al mondo del lavoro, con la possibilità di partecipare alla vita delle aziende – sedi di stage – traducendo di fatto quanto acquisito nelle aule scolastiche, per lo sviluppo delle competenze tecnico professionali nella filiera agroalimentare. “Il settore costituisce un punto di forza della nostra provincia – continua Sangiorgio – sarebbe miope non investire in questo settore. L’agricoltura oggi richiede sempre più competenze tecniche avanzate: se vogliamo preservare e sviluppare il comparto e se vogliamo davvero intervenire con lungimiranza nella preparazione dei profili professionali necessari, dobbiamo facilitare la transizione scuola-lavoro, promuovere l’istruzione tecnico-professionale, ripensare i tirocini formativi, rinnovare il ruolo della formazione e favorire l’apertura al mondo delle imprese. Dobbiamo, insomma, rendere più flessibili i percorsi formativi favorendo una reale integrazione tra scuola e impresa. Il Distretto formativo che Coldiretti propone – conclude Sangiorgio – potrà coordinare l’integrazione tra gli Istituti scolastici coinvolti, il sistema produttivo locale, i distretti industriali e le imprese, alla luce anche dell’aumento di iscrizione agli istituti agrari e del turismo”.