Agromafie, business da 16 mld: Lo Russo e Moccia i clan più attivi

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Traffico di stupefacenti, appalti ma anche agroalimentare: la camorra sta spostando le sue mire anche in questo settore dell’economia: si tratta di un business che nel 2015 avrebbe superato i 16 miliardi di euro come evidenziano i dati con tenuti nel quarto “Rapporto sui crimini agroalimentari” di Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità, citato dalla Direzione investigativa antimafia. Le cosiddette agromafie tenderebbero a “fare cartello” per agire sull’intera filiera. Si accaparrano i terreni, diventano intermediari nella vendita dei prodotti, si occupano del trasporto, dello stoccaggio e reinvestono i capitali illeciti in centri commerciali. Ne consegue la levitazione dei prezzi negli scaffali dei supermercati e dei negozi ortofrutticoli, fino a quattro volte per frutta e verdura, penalizzando i commercianti e di conseguenza anche gli agricoltori onesti che sono costretti a vendere i propri prodotti a prezzi inferiori per “stare sul mercato”.

Tra i gruppi malavitosi più attivi figurano il clan Lo Russo e Moccia che si stanno espandendo anche all’estero, in particolare sul mercato ortofrutticolo di Barcellona. Inevitabile l’intreccio con lo smaltimento illegale dei rifiuti che ha portato all’inquinamento dei terreni e delle falde acquifere, come avvenuto nella cosiddetta “terra dei fuochi”. Come accade per gli appalti anche nell’agroalimentare sono risultati funzionali agli scopi dei clan le collusioni con amministratori pubblici e imprenditori. Da considerare anche lo spreco di risorse, stimato nel rapporto Inag (Istituto Nazionale Amministratori di Giustizia) tra i 20 e i 25 miliardi, per il mancato utilizzo dei beni sequestrati alle mafie, dei quali, uno su cinque, è nel settore agroalimentare (in Campania l’8% dei beni sequestrati alle mafie). I rapporti della Dia (Direzione Italiana Anti-mafia), infatti, segnalano numerose irregolarità con molti beni che risultano ancora occupati dai mafiosi stessi o da loro parenti e prestanome. Irregolarità causate da inadempienze, procedure farraginose, lungaggini burocratiche. I criminali che non sono sgomberati dagli immobili godono persino del vantaggio di non dover pagare le tasse sul bene, poiché sequestrato.