Al Frac di Baronissi in mostra la grande grafica d’arte del XX secolo. Inaugurazione online il 20 marzo

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Sabato 20 marzo apre al pubblico (alle ore 18, online sui canali digitali del Museo FRac e del Comune di Baronissi) la mostra “Il segno, la matrice. Aspetti della grafica d’arte del XX secolo dedicata all’incisione del Novecento”, a cura di Pasquale Ruocco. L’esposizione, che rientra nella rassegna “Contemporanea 2020: le arti, l’oggetto”, è stata finanziata dalla Regione Campania. “La mostra – sottolinea, nella presentazione al catalogo, Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi – riassume, nei suoi aspetti principali, la storia della grafica e dell’incisione attraverso le opere di artisti come Heckel, Carrà, Picasso, Miró, Magritte, Dalí, Capogrossi, Vespignani, Bartolini, Starita, Zancanaro, Treccani, Freeth, Strazza, Del Pezzo, Napoleone, Bruno, Pesce, Willburger, Lacasella, Rizzelli, Manno, Avella, Marcon, Casciello, Vollaro, Lovaglio, per citarne alcuni, fino ai più giovani Bindella, Poto e Timpani… Una mostra che, nel suo procedere, si pone in linea di continuità con le attività già avviate dal Museo-FRaC e che hanno guardato alle esperienze della grafica d’arte in Italia – ricordo quelle dedicate ad Antonio Pesce, al Laboratorio di Nola di Vittorio Avella e Antonio Sgambati, a Peter Willburger e all’incisione italiana degli anni Novanta, alla Grafica di Via dei Sette Dolori di Matera fino a quella dedicata a Francesca Poto – mettendo in ulteriore risalto opere da tempo appartenenti alle nostre collezioni”.
La rassegna ideata dallo storico dell’arte Pasquale Ruocco e realizzata grazie alla collaborazione di artisti, del Museo-FRaC di Baronissi e di privati che hanno messo a disposizione le loro collezioni collezioni, “nasce – si legge nella nota di presentazione – come riflessione sui media guardando all’incisione come possibilità di favorire atteggiamenti meno scontati e omologanti nei confronti del sistema di produzione e distribuzione delle immagini”. “La mostra procede – chiarisce il curatore – preferendo a una rigida cronologia, un’organizzazione tematica, per tappe, quelle di un viaggio on the road si potrebbe dire, aperto cioè alle deviazioni; alle sollecitazioni provenienti dallo studio diretto delle opere; alla comprensione delle scelte tecniche e degli effetti espressivi ricercati, rispondendo alla necessità di guardare all’incisione come un medium dall’innegabile impiego creativo, considerandola cioè non quale lingua morta, bensì come campo di una libera sperimentazione”.
La mostra sarà visibile online sino al 27 aprile, oltre che sui canali ufficiali del Comune di Baronissi e del Museo FRaC, anche sulle pagine di Gutenberg Edizioni.