Al napoletano Vincenzo Mirone il “Willy Gregoir Medal”, la più alta onorificenza internazionale in urologia

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In foto Vincenzo Mirone, urologo

È napoletano l’urologo premiato quest’anno con la Willy Gregoir Medal, la più alta onorificenza internazionale conferita dalla Società europea di urologia. Ogni anno, in occasione del congresso della società scientifica, viene infatti conferita all’urologo che si è più distinto per il significativo contributo nello sviluppo della disciplina a livello internazionale. Quest’anno è stato premiato – al congresso Eau che si è concluso a Copenaghen – Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia presso l’Università di Napoli Federico II. La Willy Gregoir Medal è stata istituita nel 1988 e tra i vincitori vi sono i nomi più illustri dell’urologia europea. Inglesi, tedeschi, francesi, austriaci, spagnoli e italiani. Proprio l’Italia è riuscita a conquistarla ben due volte in tre anni. Nel 2016 è stato premiato Walter Artibani (direttore del dipartimento di Urologia all’Università di Verona e attuale segretario generale della Siu) e quest’anno, appunto, Vincenzo Mirone. “Questa medaglia – racconta Mirone – non è un premio qualsiasi ma è, per un urologo, il premio vero, quello che racconta il lavoro di una vita di uno specialista. Non un solo risultato, ma una intera storia professionale. L’orgoglio, inoltre, non è solo mio ma italiano. Perché è l’urologia italiana che, dal 1988 a oggi, in 30 anni, ha ottenuto più medaglie di tutti in ambito europeo: ben cinque, come solo Francia e Gran Bretagna hanno ottenuto. E due in questi ultimi tre anni. Ciò significa che il nostro Paese è stato e resta uno straordinario serbatoio di ricerca, di scienza, di passione per lo studio della medicina. L’impegno dell’urologia italiana, quindi della Siu, la Società italiana di urologia, è di mantenere altissimo il livello di formazione e di studio, per far si che il futuro possa essere anche più forte di oggi. Perché questa forza alla fine, finisce al servizio del paziente”.