Al Pascale ricostruito il braccio di un uomo con tecnica 3D

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Al braccio destro di V.F. mancava un pezzo di osso lungo 20 centimetri. Il contrattore esterno che portava da un anno, in seguito alle complicanze di una lesione neoplastica, gli aveva provocato una infezione e lo aveva destinato all’amputazione dell’arto. All’Istituto Pascale di Napoli sono riusciti a salvargli il braccio, nonostante la piena emergenza Covid: l’equipe di Flavio Fazioli, direttore della struttura complessa di Ortopedia oncologica, ha ricostruito in questo uomo di 75 anni, da sei affetto da mieloma, il segmento di omero e l’articolazione del gomito che il tumore aveva seriamente compromesso. Un risultato possibile grazie alla tecnologia 3D. I chirurghi hanno infatti ricostruito in 3D, in materiale plastico, l’intero segmento omerale per programmare il tipo di intervento da eseguire. La protesi fatta su misura – spiega una nota del Pascale – ha consentito di riprodurre l’anatomia del paziente quasi in maniera speculare all’originale. A V.F. è stato, dunque, asportato l’omero e poi ricostruito, consentendogli tutte le sue funzioni articolari.