Al Pio Monte della Misericordia si presenta il Caravaggio sconosciuto

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Caravaggio Sconosciuto è il titolo della conferenza che Franco Moro terrà domani, mercoledì 12 ottobre (ore 16) al Pio Monte della Misericordia. All’incontro parteciperà Stefano Causa, docente di storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili).
La conferenza trae spunto dalla pubblicazione del libro di Moro Caravaggio sconosciuto. Le origini del Merisi, eccellente disegnatore, maestro di ritratti e di “cose naturali”  (Allemandi editore, 372 pagine, 160 figure bn, 203 tavole a colori), frutto di una ricerca, dagli esiti eccezionali, che getta nuova luce sugli anni giovanili del Merisi.
Il volume del professore Moro, si legge in una nota, “svela i primi disegni del Caravaggio e molti dipinti, quei ritratti già ricordati dai biografi nei quali si dimostra maestro assoluto. L’inedito percorso del Merisi conteneva da subito i tratti fondamentali del suo stile espressivo e luminoso. Sono opere che si integrano ai famosi capolavori e forniscono rilevanti contributi alla sua conoscenza: dalle iniziali esperienze tra Milano, Bergamo, Padova e Venezia all’ampliamento delle conoscenze romane, al successivo percorso meridionale, consentendo di imparare ad apprezzare un artista «sensibile e delicato quanto veemente, energico e insieme concentrato, diligente e meticoloso». L’esperienza e la sensibilità dello studioso si completano con la meticolosa disamina di opere, documenti e notizie fornite dalle fonti più antiche cogliendo aspetti finora sconosciuti: la comprensione dello stile grafico e delle prime opere di Caravaggio eseguite nel nord Italia, tra la Lombardia e il Veneto, scoperte tra gli anonimi in alcuni dei principali musei del mondo. Una nuova interpretazione e una rilevante quantità di spunti e di considerazioni che permettono di meglio conoscere l’artista e l’uomo. Non un libro di sole attribuzioni azzardate, quanto un’enorme ricerca capillare fondata sulla precisa conoscenza del contesto culturale e dei molti maestri che hanno preceduto e condiviso la vicenda artistica, dove si tratteggia anche una diversa concezione umana e culturale del Caravaggio, negli anni di Giordano Bruno, Galileo Galilei, Paolo Sarpi e molti altri”.

L’autore
Franco Moro è uno storico dell’arte indipendente, che ha orientato la sua attività di ricerca verso argomenti inesplorati; è autore di numerosi contributi dedicati alla riscoperta di aspetti inediti e opere sconosciute di artisti del Rinascimento nel nord Italia: dalla distinzione delle personalità dei due fratelli Alberto e Martino Piazza, al riconoscimento di Giovanni Agostino da Lodi nello Pseudo Boccaccino con la definizione del suo percorso, dagli inizi di Bernardino Luini ai saggi dedicati a Francesco Napoletano, al Falsario leonardesco, al Sodoma, ai ferraresi Garofalo e Nicolò Pisano, ai senesi Gerolamo di Benvenuto e Bartolomeo di David, al riconoscimento nei musei italiani di dipinti di Francesco Bonsignori, Altobello Melone, Paolo Veronese e Giampietrino.
Gli interessi si sono ugualmente rivolti verso lo studio di autori di varie scuole fra Sei e Settecento: l’identificazione del Maestro dell’Annuncio ai pastori in Juan Do, la ricostruzione del percorso di Tommaso Salini primo fiorante italiano, Viaggio nel Seicento Toscano (2006), Sebastiano Ricci principale autore del ciclo dei Fasti Farnesiani, il catalogo della mostra Piacenza, terra di frontiera: pittori lombardi e liguri del Seicento (2010) e molti altri studi nei quali sussiste l’intento di integrare l’attività pittorica a quella grafica (si veda la proposta per Rosalba Carriera). A suo tempo direttore della rivista Museovivo è stato autore alla fine degli anni Novanta della rubrica mensile le Scoperte di Carnet.