Al via “BaccalaRe”, Napoli riscopre il cibo dei poveri

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Dieci tonnellate di filetto di cure di baccalà, 10 mila bottiglie di vino, 100 addetti ai lavori, 100 mila tra tovaglioli posate piatti e bicchieri, tutti regolarmente biodegradabili: sono i numeri della kermesse “BaccalaRe” presentata oggi a Napoli, nella sala giunta di Palazzo San Giacomo, con gli organizzatori – tra i quali Enzo Varriale e Nicola Cavallo – ed Enrico Panini, assessore alle Attività produttive del Comune di Napoli. La “quattro giorni” prenderà il via domani (18 maggio, alle 12) e vedrà ai fornelli chef stellati, come Francesco Sposito, Raffaele Lenzi e Antonino Maresca. La manifestazione, che si concluderà domenica, prevede una affluenza di tutto rispetto: circa 100mila visitatori, è la stima, per quattro giorni sul lungomare Caracciolo durante i quali è prevista anche una serie di eventi musicali. “Follia, tradizione e innovazione: possono essere queste le parole chiave per descrivere l’evento che abbiamo organizzato”, dice Enzo Varriale, uno degli organizzatori. “Oltre alla logistica – racconta Varrriale – le maggiori difficoltà le abbiamo incontrate nel mettere assieme grandi ristoratori di Napoli che non sono abituati a lavorare assieme e soprattutto in un contesto diverso a da quello dei propri ristoranti. Saranno allestiti 24 stand forniti di cucine professionali, dove gli chef cucineranno ognuno la loro versione del baccalà”. “Questa iniziativa come altre messe in atto – dice l’assessore – ha l’obiettivo di aiutare la ripresa della nostra città. Noi siamo l’unica metropoli che si è agganciata all’EXPo per proseguire la nostra lunga storia enogastronomica. Oltre alle solite pizze, mozzarelle e dieta mediterranea – continua – abbiamo voluto far uscire dal buio dei vicoli il baccalà, un alimento prettamente campano e che ancora oggi vanta grossi centri di lavorazione, e che fa parte della nostra dieta fin dal 1500. In questo piatto troviamo raccolti l’identità della città, anzi del popolo napoletano abituato a mangiare piatti poveri che, che poi trasforma in prelibatezze”. L’evento si prolungherà per tutta la giornata e prevede esibizione di gruppi musicali quali i Muzak da Caserta e i piccoli Minions, tre giovani dei quartieri spagnoli, Michele, Gaetano e Gennarino, che, come i tre minion vestono quasi sempre con la tuta da lavoro, i tre sono nell’ordine: Meccanico, Elettrauto e Carrozziere. Anche l’aspetto fisico è uguale: uno è alto, l’altro è basso e, il terzo è chiatto. Ma ci saranno anche, tavole rotonde, interviste, ospiti importanti, tutto moderato da Radio Marte che si occuperà anche di intrattenere con la sua musica i giovani nottambuli. Per concludere sabato 20 maggio è previsto un omaggio a Pino Daniele mentre domenica sarà la giornata delle autorità.