“Sequestra il personale sanitario per delle sacche del catetere destinate alla madre”; “con un morso stacca il dito ad un infermiere e colpisce con un pugno un’infermiera”. Scene di sanità a Napoli, dove l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate (NtI) ha segnalato via Facebook “3 aggressioni in 24 ore”. Sono le numero 56, 57 e 58 del 2023 per l’Asl Napoli 1, che portano il bilancio a “87 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno”. NtI calcola “una aggressione al personale sanitario ogni 6 giorni nel territorio di Napoli”, e “una aggressione ogni 3 giorni tra Napoli e provincia. Numeri che restano allarmanti”. L’escalation di violenza comincia giovedì pomeriggio “al distretto Asl Napoli 1 Centro di Ponticelli – Barra in via Ammendola: un 46enne del luogo – ricostruisce l’associazione – ha aggredito la vigilanza e si è intrufolato all’interno dei locali Asl pretendendo dal personale medico-infermieristico delle sacche catetere di qualità migliore per la madre”, perché “a detta sua quelle fornite dall’Asl erano scadenti. Addirittura un dipendente è stato costretto ad andare in farmacia e a comprargliele di tasca propria”, ma “nemmeno questo ha soddisfatto l’uomo che, lanciandole in faccia al camice bianco, ha preteso un buono per acquistarle di persona”. Non solo: “L’uomo ha impedito a tutti di uscire dalla struttura sotto minaccia”. Identificato dalle forze dell’ordine “giunte sul posto in pochi minuti”, l’aggressore è stato “trasferito presso la casa circondariale ‘Salvia’ di Poggioreale con l’accusa di sequestro di persona e tentata rapina”.
Il secondo caso sempre giovedì pomeriggio “nel reparto di Psichiatria dell’ospedale del Mare di Ponticelli. Giunge in reparto un giovane 30enne con problemi psichici. Il personale lo prende in carico cercando di somministrare la terapia, ma il ragazzo si dimena, i camici bianchi provano in tutti i modi a contenerlo” e “improvvisamente l’uomo sferra” prima “un morso sulla mano di un infermiere tranciandogli di netto il dito”, poi “un cazzotto in pieno volto ad una infermiera mandandola Ko”. L’infermiere è stato ricoverato in Ortopedia, ma “purtroppo non è stato possibile ricucire il dito”, sottolinea NtI. “Da oggi – chiosa – abbiamo anche il personale sanitario ‘mutilato di guerra’”. Teatro della terza segnalazione il “reparto di medicina interna dell’ospedale Cardarelli: due dottori sono stati aggrediti e insultati dal figlio di un paziente in degenza. Non sono ancora chiare le motivazioni”.