Almaviva e Gepin, M5s: Il lavoro sia al primo posto dell’agenda del Governo

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Ci siamo impegnati a ritirare la nostra mozione sulle vertenze Almaviva e Gepin, facendola confluire nella risoluzione unitaria proposta durante i lavori in Commissione Lavoro e Attività Produttive e che verrà sottoscritta da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale della Campania”. Lo dice Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che con Gennaro Saiello, membro della Commissione Lavoro, hanno preso parte all’audizione sulla crisi Almaviva. “Ci siamo occupati fin dall’inizio della crisi del settore dei call center e in particolare delle vertenze Gepin e Almaviva che complessivamente valgono 700 posti di lavoro in Campania – sottolinea Ciarambino – nella risoluzione unitaria porteremo le nostre istanze che puntano alla tutela dei lavoratori e dei posti di lavoro in Campania”. “Come Movimento 5 Stelle – continua – abbiamo richiesto un Consiglio regionale monotematico sul lavoro e sulla crisi del lavoro in Campania: bisogna discutere delle politiche regionali per il lavoro e intervenire prima che le crisi arrivino al capolinea”. “Abbiamo incassato la disponibilità e l’impegno dell’assessore Palmeri all’istituzione di un tavolo di studio e monitoraggio che abbia una funzione di osservatorio e di presidio preventivo per eventuali crisi aziendali con il monitoraggio di settori produttivi delicati del nostro territorio”. “Basta il trovare pezze a colori su situazioni già compromesse – evidenzia – occorre discutere in Campania di lavoro a 360 gradi, guardando tutti i settori in modo da poter adottare politiche mirate”. “Il lavoro in Campania deve diventare il primo impegno assoluto della agenda del governo regionale e del consiglio perché non ha senso lavorare per creare nuovo lavoro, quando poi ci perdiamo il lavoro che c’è già. Anzi ai tavoli nazionali oltre all’assessore Palmeri chiediamo che partecipi anche il presidente De Luca”. Si dice, invece, preoccupato Gennaro Saiello “dell’atteggiamento dell’azienda Almaviva che attraverso Michele Svidercoschi, direttore comunicazione e relazioni istituzionali, ascoltato in Commissione insieme ai sindacati, non ha manifestato significative aperture”. “In Campania le vertenze Gepin e Almaviva rappresentano una bomba sociale – sottolinea Saiello – e non mi riferisco solo al livello occupazionale”. “Il vertice di Almaviva ci ha raccontato di una crisi – prosegue Saiello – che viene da lontano perché il Governo nazionale non ha messo mano a una serie di regolamentazioni come delocalizzazioni, clausole sociali – spiega – rispetto delle normativa sulla privacy per informare i consumatori quando un call center viene trasferito all’estero”. “Occorrono norme chiare – continua – anche per la partecipazione alle gare, evitando il massimo ribasso specie da parte di aziende a partecipazione statale come Poste Italiane”. “A questo – denuncia Saiello – c’è da aggiungere che i lavoratori dei call center non hanno più il contratto industriale ma quello dei servizi che introduce una serie di elementi peggiorativi per il lavoratore”. “Sono problemi concreti che già sono inseriti – specifica – all’interno di interrogazioni presentate in parlamento dai nostri deputati”. “La battaglia del Movimento 5 Stelle – conclude Saiello – è finalizzata alla tutela dei livelli occupazionali e a non far pagare la crisi ai lavoratori”.