Ampioraggio, parte da Salerno l’ecosistema nazionale delle aziende

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Il 7 e 8 febbraio a Salerno Ampioraggio ha riunito 400 attori dell’innovazione italiana per lanciare il progetto di un ecosistema nazionale con imprese, startup, investitori, centri di ricerca e amministratori pubblici.
L’idea di ecosistema, nata nel 2016, nel giro di tre anni ha coinvolto centinaia di operatori, realizzando il vero obiettivo della costituenda fondazione: non parlare di innovazione ma stimolare investimenti.
La sperimentazione del modello di slow dating for innovation, in antitesi ai tradizionali pitch di tre minuti, sperimentato in modo casuale in occasione del Jazz Festival di Pietrelcina nel 2017 e 2018, è stata l’occasione per consolidare relazioni e produrre le ricadute che hanno attirato lontano dai luoghi comuni centinaia di innovatori italiani e creare il progetto JazzInn, che a giugno vedrà anche una tappa nel borgo di Laigueglia, in riviera di Ponente, per tornare il mese dopo a Pietrelcina.
Tra i 12 tavoli di lavoro realizzati con la formula del world cafè, che hanno visto i partecipanti confrontarsi aziende e territori, segnaliamo quelli di TIM, Ancitel, European Enterprise Network, il progetto Inn Design (rete d’impresa salernitana sugli artigiani digitali), 24 Advisory (boutique finanziaria con prodotti innovativi), Imbimbo Corporate Finance (per illustrare il meccanismo dei Mini Bond), l’Università di Salerno, il progetto Sannio Falanghina (l’area del Sannio che sarà città europea de vino 2019), Fondazione Gtechnology (per far capire alle PMI come investire in ricerca e sviluppo) e quello con BAIA (l’associazione degli italiani che vivono in California) per la missione prevista nel gennaio 2020 in Silicon Valley.
Le due giornate di lavoro sono state anche l’occasione per annunciare i progetti del 2019, tra questi l’hackthon di fine febbraio a Guardia Sanframondi dedicato alle startup con soluzioni per il settore rurale e del vino, la doppia edizione di Jazzinn e una serie di appuntamenti in giro per l’Italia per far incontrare in modo “slow” domanda e offerta di innovazione.
“Il prossimo obiettivo che ci siamo posti – dice Giuseppe De Nicola, co-fondatore e animatore del progetto – è la raccolta del capitale necessario al riconoscimento giuridico della Fondazione, un obiettivo la cui principale ambizione è quella di essere raggiunto attraverso un progetto di partecipazione allargata, sia in senso numerico che geografico, a quegli operatori dell’innovazione che abbracceranno la nostra carta dei valori e l’idea di ecosistema che abbiamo presentato”.