Il giornalista messicano Pablo Morrugares, autore del sito web PM Noticias pubblicato nello stato meridionale di Guerrero, è stato ucciso a colpi di pistola in un ristorante di Iguala. Pablo è il quarto giornalista ucciso e non unico italiano ucciso in Messico nel solo anno corrente. All’interno di un Paese sconquassato dal Covid, dal terremoto e da mille incertezze sociali ormai neanche la diplomazia riesce penetrare nelle problematiche del Paese : il Console del Messico in Italia Luciano Cimmino ha recepito parecchie interrogazioni sulla questione , anche perché la polizia ha riferito che Morrugares e’ stato ucciso all’una del mattino della Domenica, mentre stava pranzando in un ristorante della città di Igiala con un poliziotto che lo proteggeva. o che almeno era stato incaricato per farlo. Tale cosa è risultata fatale per entrambi perché sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco da uomini armati entrati nel ristorante. Tra l’altro è stato ucciso anche un agente. Che l’America del Sud sia una zona molto pericolosa e, nonostante gli sforzi fatti a livello internazionale, sembrava aver rimosso in molti Paesi l’influenza del malaffare e del narcotraffico, sembra ormai palese che il Messico resta uno dei Paesi più pericolosi per i giornalisti che vengono visti come il peggior nemico che esporta la cruda verità a livello internazionale. Purtroppo una sconfitta della diplomazia che ha sempre considerato è trattato tale categoria come qualcosa di molto importante. Parliamo di 100 operatori della carta stampa uccisi dal 2000. e oltre il 90% di questi omicidi sono rimasto assolutamente impuniti.