Ancora una volta agli squilli di trombe e ai rulli di tamburo segue il nulla

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in foto Putin ed Erdogan (Imagoeconomica)

Ancora una volta agli squilli di trombe e ai rulli di tamburo messi in atto da personaggi dalla condotta non proprio lineare, hanno tentato di annunciare tutto quanto concerne gli sviluppi a ampio raggio di quanto sta accadendo in Ucraina per mano dei Russi.

A tanto ha fatto seguito nelle scorse ore un silenzio dei due premier pressoché irreale, senza che ciò provocasse loro imbarazzo alcuno a quegli interlocutori, Putin e Erdogan. Gli stessi sono stati, loro soli, a colloquio bilaterale nella residenza del primo. L’interlocutore turco, come ormai gli sta succedendo da tempo, cerca a tutti i costi di dimostrare di avere voce in capitolo nella triste vicenda che si sta sempre più rafforzando sul confine europeo nord orientale. Come accennato i due hanno avuto tre ore di colloquio serrato per tentare di superare la questione del blocco dell’export del grano russo.

Durante quel colloquio sono  trapelate indiscrezioni, molte che stavano per intervenire in merito anche delegazioni di alieni. La sorpresa, neanche poi tanta, è stata che i due interlocutori, alla fine del meeting, abbiano dovuto ammettere che, nonostante le ampie aperture che il dibattito aveva provocato, non uno sprazzo di proposta concreta fosse venuto fuori. Come se ciò non stesse  bastando, una riga di ufficialità, nero su bianco, anche la più banale che si sarebbe potuta formulare, non è stata invece vergata. Ogni botte dà il vino che contiene, ma se si pretende di stare a tavola con chi abbia uso di mondo, allora bisognerà prima apprendere i rudimenti di come si beve, cioè del vivere in società. Ritornano nel pensiero senza indugio e prepotentemente, i servizi della Tv di Stato degli anni ’60, sul funzionamento in Italia delle prime scuole strettamente funzionali, quelle di partito e di comportamento sindacale. I docenti delle stesse non si stancavano di ripetere ai loro discepoli che, negli incontri con le parti datoriali, avrebbero dovuto soprattutto annotare diligentemente, seppure in sintesi e senza commentare. Precisamente in grandi quaderni, del tipo di quelli usati da Cipputi e Figazzi nelle strisce di Altan, il sunto dell’oggetto del vertere. Chi brillò particolarmente in questa opera di upgrading dei propri iscritti fu la Coldiretti. Essa fece molto per implementare un programma di scolarizzazione prodromico, quello che divenne subito dopo obbligo di legge. Si sindacalizzarono nel senso moderno del termine anche i militari e, con ogni probabilità, finalmente furono posti confini accettabili tra la locatio hominis e la locatio bovis previste dal codice di Giustiniano, entrambe tirate alla luce con dovizia di particolari.

Quando le iniziative interessano anche altri oltre i convenuti, correttezza pretenderebbe che si giocasse a carte scoperte. Anche per questa volta quella stessa è stata latitante e tutto quanto ciò sta comportando, non giova di certo alla causa. Lascia turbati quel particolare atteggiamento di chi si sta radendo come sempre, quasi senza accorgersene. Salvo a saltellare in tondo sulla scena del carburante, per essere stato oggetto di una querelle e aver continuato a difendersi dalle canaglie, gli amici degli amici di chi gestisce in maniera distorta quelle realtà.