Dalla vernice anti-Covid alle missioni spaziali pubblicitarie, dal primo tessuto sostenibile da agrumi alle mascherine per persone con disabilità. Sono ventisei i progetti tra scienza, tecnologia e ricerca premiati al premio Angi dedicato ai giovani innovatori. “Abbiamo radunato un dream team dell’innovazione italiana, per il terzo anno di fila, al fianco di tutti i decisori pubblici e tutti i nostri sostenitori”, afferma il presidente dell’Associazione nazionale giovani innovatori, Gabriele Ferrieri. “Abbiamo gettato solide basi – dichiara Ferrieri – per un 2021 in cui l’Angi possa dare il suo contributo per la ripresa economica e sociale del paese all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità”. Un messaggio di speranza in un contesto, secondo l’osservatorio “OpenUp Giovani e Innovazione”, nel quale i ragazzi rischiano di assuefarsi alla crisi da pandemia. “Le principali difficoltà evidenziate dai giovani nel trovare lavoro sono rappresentate dalle scarse risorse per avviare un’attività o impresa (55,3%), poca attitudine all’innovazione e al rischio (33,1%) e poca comunicazione tra domanda e offerta (32,9%)”, spiega il direttore del Comitato Scientifico di ANGI e direttore generale di Lab2101, Roberto Baldassari. Tra le competenze principali per avere successo lavorativo i ragazzi tra i 18 e i 34 anni individuano nelle prime quattro posizioni l’ambizione (38,1%), la conoscenza degli strumenti digitali (37,4%), la voglia di crescere (33,9%) e la conoscenza dei social network (33,8%). Mentre gli elementi principali che, per i giovani, definiscono un’azienda innovativa sono quattro: gruppo dirigenziale giovane (26%), investimenti in strumenti e macchinari tecnologicamente all’avanguardia (23%), la conoscenza degli strumenti digitali (18%) e la presenza sui social network (15%).