Anm, 1,5 milioni da 8 grandi aziende per tutelare le opere d’arte nella Metro

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In foto l'interno della stazione di via Toledo della Metropolitana di Napoli

Otto grandi imprese italiane scendono in campo per la tutela delle opere d’arte nelle stazioni della metropolitana di Napoli e l’acquisto di nuove opere per le stazioni che apriranno nei prossimi anni. E’ questa la proposta del MAM, il Museo Aperto della Metropolitana, lanciato oggi a Napoli e legate alle stazioni progettate da molti degli architetti più importanti al mondo che ospitano opere di 100 autori di arte contemporanea e un grande patrimonio archeologico che sarà presto reso fruibile. I soggetti promotori sono Metropolitana di Napoli insieme a Coopculture, Gesac Aeroporto internazionale di Napoli, Ansaldo STS, Ferrarelle S.p.a., Laminazione sottile, Metropolitana Milanese S.p.A., MSC crociere. Il prossimo passo è la valutazione della proposta da parte del Comune di Napoli con l’indizione di una gara pubblica. Gli imprenditori sono pronti a erogare un contributo a fondo perduto di 1,3 milioni di euro, di cui 200 mila annui solo per la manutenzione. Per l’implementazione del progetto è stato già stimato un investimento di circa 800.000 euro da realizzare tra il 2019 il 2021 prevalentemente in tecnologie innovative e nuove opere. La governance seguirà lo schema giuridico delle fondazioni di partecipazione che non hanno fini di lucro ed operano nel rispetto del principio di economicità di gestione. “Mi auguro – ha spiegato il presidente di Metropolitana di Napoli Ennio Cascetta – che la Fondazione possa essere attiva in tempo per la giusta accoglienza per le Universiadi 2019. E’ una iniziativa in cui tutti possono guadagnare: la città, il Comune, l’ANM. La metropolitana di Napoli è già oggi considerata la più bella del mondo e oggi abbiamo la possibilità di fare in modo che sia anche il museo aperto, pubblico e gratuito più visitato del mondo con il potenziale di circa 60 milioni di utenti annui. Le stazioni dell’arte sono un patrimonio già riconosciuto nel mondo con tanti premi internazionali e che, nel solo 2017, secondo un’indagine dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, sono state visitate da 176.000 turisti, un’esperienza di grande interesse da parte dei visitatori con il 75% di giudizi eccellenti su TripAdvisor. La missione della futura fondazione Mam è di garantire un servizio di fruizione culturale gratuito, continuativo e innovativo; ampliare il progetto stazioni dell’arte realizzando nuove installazioni anche in periferia; garantire la manutenzione alle opere; organizzare ed ospitare programmi culturali promossi da associazioni e organizzazioni del territorio. La Fondazione si occuperà infatti anche di acquistare nuove opere d’arte per le stazioni in costruzione, visto che dai progetto per la chiusura dell’anello della metropolitana fino al Centro Direzionale, a Poggioreale e poi all’aeroporto di Capodichino, è stato tagliato l’1 per mille di fondi destinati all’arte. Cascetta ha anche anticipato che il progetto prevede “l’istallazione del wifi nelle stazioni della metropolitana di Napoli”.