Fumata nera su Anm, l’azienda dei trasporti del Comune di Napoli. Si è concluso con un sostanziale nulla di fatto l’incontro notturno tra Comune, azienda e sindacati sulla situazione difficile nella quale versa la partecipata che gestisce la linea 1 della metropolitana, il trasporto su gomma e le funicolari di Napoli. Dalla confederazione regionale di Usb fanno sapere che “alcune misure del preannunciato piano strategico dell’amministrazione comunale rispondono in parte alle rivendicazioni messe in campo dalle molteplici iniziative di lotta e di mobilitazione dell’Usb”, ma che continuano a “ritenere improponibile l’assenza di un concreto piano industriale e la mancanza di una visione di sistema del trasporto pubblico da parte di tutte le istituzioni coinvolte, in primo luogo Regione Campania e Città metropolitana”. Secondo Usb la soluzione da percorrere è quella “dell’azienda unica su scala metropolitana, ferro-gomma” con la fusione di Anm e di Ctp, società dei trasporti gestita dalla Città metropolitana di Napoli, considerato che “esiste a livello di Città metropolitana un cospicuo avanzo di bilancio di cui va richiesto con forza lo sblocco e il suo utilizzo anche per il trasporto pubblico locale”. Il presidente della Commissione Trasporti del Consiglio comunale di Napoli, Nino Simeone, si dice “dispiaciuto” per il mancato accordo nella riunione di stanotte ma si dice anche “convinto che ci siano ancora tutte le condizioni per fare un buon accordo con i sindacati, per i lavoratori e per il trasporto pubblico napoletano”. Domani è previsto un incontro in Prefettura.