“Il ritardo che si sta registrando nell’ autorizzazione all’acquisizione di Ansaldo Breda e Sts da parte di Hitachi dovuto all’Antitrust cinese che sembrava un problema assolutamente secondario nell’operazione di cessione voluta dall’AD Moretti, sta generando una serie di problematiche che complicano l’operazione rendendola meno chiara“. Ad affermarlo in una nota Giuseppe Terracciano, Segretario Generale Fim-Cisl. “L’Sts infatti sta subendo una paralisi commerciale con un calo voluto delle commesse che sfiora il 50% – prosegue Terracciano – . Indiscrezioni giornalistiche di questi giorni stanno mettendo in dubbio il futuro degli stabilimenti di Reggio Calabria e di Napoli per la costruzione da parte di Hitachi di uno stabilimento in Inghilterra che potrebbe assorbire commesse dagli stabilimenti italiani mettendoli così a rischio sopravvivenza. Come Fim Campania, unitamente a quella napoletana ed alla Rsu, abbiamo sempre sostenuto che era un errore cedere pezzi importanti per l’industria italiana e per il paese! E continuiamo a sostenere che la cessione del gioiello di Finmeccanica alla multinazionale cinese sia una operazione condivisibile solo se rappresenta un arricchimento degli stabilimenti di Finmeccanica, con una sinergia in tutti i campi (tecnologica, commerciale, di ricerca) che rilanci ulteriormente gli stabilimenti di Ansaldo rendendoli ancor più competitivi sul mercato internazionale e suscettibili di sviluppo occupazionale. Se il progetto è invece quello di rapinare tecnologia, competenze e commesse curando solo il business, questo progetto di cessione diventa negativo e sarà da noi fortemente avversato. Su questo fronte ci aspettiamo nei prossimi giorni un chiarimento da parte di Finmeccanica e una ridefinizione delle garanzie necessarie per salvaguardare il patrimonio di competenze e professionalità che Ansaldo rappresenta per l’industria italiana e per l’intero sistema paese“.