Antonella Laezza, dieci anni a passo di danza: Gli ultimi due sono stati un inferno, ma finalmente si riparte

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in foto Antonella Laezza

A settembre Antonella Laezza festeggia i primi dieci anni di carriera “a Passi di danza”, verrebbe da dire di nome e di fatto. Tutto è cominciato nel 2012 quando l’ensemble di danza è nato a Crispano dove la dottoressa in scienze motorie Antonella Laezza ha voluto fare il grande passo oltre l’asticella, trasformando un suo sogno in realtà. Terminati gli studi in danza modern-jazz con Steve La Chance presso l’Ida Ballet, e di modern-contemporary con Ferdinando Arenella, la nostra interlocutrice ha immaginato il suo futuro attraverso “l’armonia psico-fisica ed a diffondere la passione della danza a tutti i giovani desiderosi  d’imparare la dura tecnica, per esprimere le proprie emozioni con il corpo a tempo di musica”. Propositi che ha coltivato da sempre e che nel 2012 ha allestito fattivamente a Crispano, e fino al prossimo doppio spettacolo di sabato 9 e domenica 10 luglio al Teatro Lendi di Sant’Arpino, soprattutto dopo questi ultimi due anni di chiusure e paure. “Proprio paure, questo è il termine giusto – ammette Antonella Laezza – paure di uscire, andare alle prove, esibirsi e stare con gli altri. Praticamente paura di vivere! E per questa ragione i tre appuntamenti di queste settimane per noi sono stati essenziali. A cominciare dalla tavola rotonda in sede a Crispano con il responsabile dell’ACSI Dino Carano, i coreografi Adriana D’Alonzo, Donato Bianco e Ciro della Volpe ed il docente di storia della danza del Teatro dell’Opera di Roma Massimiliano Craus. Un cast importante ed eterogeneo a disposizione dei talenti del mio ensemble per risalire la china della danza dopo questi due anni d’inferno! Ma non ci siamo fermati qui. Infatti seguiranno due serate diverse del nostro spettacolo di questa stagione 2021-2022 al Teatro Lendi di Sant’Arpino i prossimi 9 e 10 luglio, con tutte le forze chiamate in causa. La prima serata è interamente dedicata agli automi di danza, la seconda serata avrà invece il tema centrale dedicato all’universo.” Se pensiamo al primo balletto che ha portato in scena gli automi non possiamo che rivolgere la nostra mente a “Coppelia”, capolavoro di Leo Delibes ed Arthur Saint-Leon del 1870, balletto che tra l’altro segnava il passaggio dalla tradizione parigina a quella russa per via della guerra francoprussiana e della tragica battaglia di Sedan. Il secondo balletto potrebbe essere “Lo Schiaccianoci” di Lev Ivanov e Piotr Ilich Ciaikovskij del 1892 mentre il terzo sarebbe senz’altro la “Bottega fantastica” di Leonide Massine e Gioacchino Rossini, ripreso da Ottorino Respighi nel 1919. Tre titoli che basterebbero a restare incollati a seguire sul palcoscenico le dinamiche coreografiche proposto a “passi di danza”! Un gioco di parole a cui Antonella Laezza non si sottrae e che, anzi, ha abbinato a questa idea di un passato storico a quella dell’universo, “alla scoperta del cosmo tra stelle, nebulose, meteoriti ed onde gravitazionali – ci spiega la Laezza – ovvero un mio sogno divenuto realtà con il contributo di Donato Bianco. E poi ci saranno le coreografie hip hop con Adriana D’Alonzo e con il musical “Pinocchio” sulle musiche dei Pooh. Uno spettacolo variegato ma leggero, proprio per vivere in un clima di serenità tutti insieme. Vorrei tanto che il mio ensemble possa ripartire alla grande in vista della nuova stagione di danza 2022-2023 con tante novità e soprattutto con un sincero ottimismo”. Proprio quello indicato da Dino Carano a margine dell’incontro avvenuto lo scorso 13 giugno a Crispano, dove il dirigente ACSI ha dichiarato che “in un contesto sereno e formativo i giovani di oggi possono superare gli ostacoli e le negatività della nostra società. L’esempio di Antonella Laezza è calzante, ovvero una professionista che mira alla danza come una valvola di sfogo vitale e curativa per i suoi giovani talenti. Un lavoro che andrebbe riprodotto in ogni contesto formativo ed educativo, soprattutto dopo questi ultimi due anni”.