Antonio Blandini commissario straordinario della Popolare di Bari

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In foto Antonio Blandini

Antonio Blandini, docente di Diritto Commerciale presso l’università Federico II di Napoli, è uno dei due commissari (l’altro è Enrico Ajello) scelti da Banca d’Italia per gestire la fase di amministrazione straordinaria della Popolare di Bari. Nominato anche il comitato di sorveglianza, di cui faranno parte Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso. Blandini è un nome di spicco nell’ambito della gestione delle crisi d’impresa. Oltre a insegnare a Napoli è titolare, per contratto, dell’insegnamento di Diritto delle Crisi di impresa presso la facoltà di Economia della Luiss Guido Carli di Roma. Insegna inoltre presso master e scuole di specializzazione in Italia e all’estero. E’ attualmente coordinatore  del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Diritto dell’economia – Diritto delle imprese in crisi presso l’Università di Napoli “Federico II” e del Dottorato di ricerca in Diritto degli affari presso la Luiss Guido Carli. Dal 1993 collabora alla “Rivista di diritto dell’Impresa”, della quale è attualmente componente del comitato di direzione, e dal 1994 fa parte del comitato di redazione della rivista “Banca, Borsa e Titoli di Credito” e collabora continuativamente all’attività della stessa. Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio, nonché la laurea in Giurisprudenza. In data 16 ottobre 1996 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto delle imprese in crisi presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. In data 8 agosto 1997 è risultato vincitore di una borsa post-dottorato presso l’Università degli studi di Roma TRE. Parla correntemente la lingua francese; ha una conoscenza ottima delle lingue inglese e spagnola, ed una discreta conoscenza della lingua tedesca. E’ iscritto all’albo degli avvocati presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, nonché è patrocinante in Cassazione. E’ inoltre iscritto nel registro dei revisori contabili. Nel 1992 ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di dottore commercialista.