Antonio, la forza di un leader

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“Il tempo è troppo prezioso per passarlo da soli, la vita troppo breve per non donarla a chi ami, il cielo troppo azzurro per guardarlo senza nessuno a fianco”, queste parole racchiudevano in pieno l’idea di vita di Antonio Megalizzi, il giornalista 29enne rimasto ucciso nel corso di un attentato a Strasburgo.
Quando si dice che vengono strappati sempre i fiori più belli, ci si riferisce proprio a persone come Antonio. Di lui al funerale attraverso i discorsi dei suoi cari è trapelato l’animo onesto e concreto, tanto da essere definito una persona “mega-galattica”.
Perché, sì, non può che essere speciale chi ha anche solo l’obiettivo di cambiare il mondo per renderlo un posto migliore e, nel contempo, di cercare di non trascurare la vita lavorativa per quella personale e viceversa. Qualcuno che ha cercato di trasmettere agli amici, alla famiglia, e oggi a noi i veri valori della vita e come bisogna fare per viverla al meglio, senza alcun rimpianto.
Non dare niente per scontato e perseverare nelle proprie convinzioni e nei propri sogni sono le chiavi per arrivare al successo, inteso come il bisogno di affermarsi tramite uno sforzo personale, invece che puntare unicamente al potere e quindi unicamente ad avere un’autorità sugli altri.
Insomma persone come Antonio ci dovrebbero far capire l’importanza di questa differenza per poter perseguire tutti un benessere interiore ed ottenere un rispetto sincero dagli altri: è facile arrivare ad essere considerato leader per eredità o con terrore, quello che è difficile è diventarlo perché gli altri vogliono che tu lo sia.
Soprattutto oggi servono più figure che fungano da esempio e che mirino a farci diventare quello che vorremmo, dandoci la forza di credere in noi stessi e di farci vedere che tutto è possibile anche tramite le loro azioni.
L’essere umano è facilmente condizionabile ed in molti casi non è un punto a favore, ma quando subentrano vicende e persone per cui vale la pena essere condizionati l’unica cosa da fare è seguirle.
Quindi capiamo bene quanto la perdita di Antonio non significhi soltanto tanta sofferenza per i parenti, ma anche tanto dispiacere per chi lo ammirava.