Roma, 7 feb. (Labitalia) – Rimettere al centro dell’agenda politica i temi dell’innovazione digitale che l’attuale dibattito elettorale sembra aver dimenticato. È l’appello lanciato da Fpa, con la pubblicazione del Report 2017 del ‘Cantiere documenti digitali’, la raccolta di obiettivi e priorità per la prossima legislatura definita dalla community degli innovatori pubblici e privati. Un documento che avvia il percorso verso il Forum Pa 2018, la manifestazione sull’innovazione nella pubblica amministrazione in programma a Roma, dal 22 al 24 maggio, in cui, grazie al confronto tra tutti i protagonisti, sarà realizzato un vero e proprio ‘Libro bianco dell’innovazione’ da consegnare al prossimo governo.
Il Report 2017 del ‘Cantiere documenti digitali’, appena pubblicato su www.forumpa.it, è il primo di sette rapporti che Fpa rilascerà nelle prossime settimane con i risultati di un anno di lavoro dei ‘Cantieri della Pa digitale’. I Cantieri, avviati nel 2016, sono laboratori in cui i più autorevoli operatori pubblici e privati si incontrano per discutere e disegnare i percorsi di attuazione della Pa digitale in altrettante aree verticali e trasversali dell’informatica pubblica: cittadinanza, documenti, procurement, scuola, pagamenti, sanità, sicurezza e patrimoni pubblici.
All’edizione 2017 dei Cantieri hanno preso parte in totale 250 soggetti, tra cui 200 operatori della Pa provenienti da 115 differenti amministrazioni (tra gli altri 38 enti centrali, 10 Regioni e 20 Comuni capoluogo) e i rappresentanti delle 23 aziende partner dell’iniziativa. Una rete che, attraverso i tavoli di lavoro in presenza (4 incontri annuali per ogni Cantiere) e il costante confronto sulla piattaforma on line progettata da Fpa, ha esaminato per ogni settore gli ostacoli normativi, di risorse o di comportamenti che rendono problematico il cambiamento; le migliori esperienze italiane e straniere; gli scenari tecnologici più avanzati e le possibilità che questi possono aprire; le modalità di realizzazione dei progetti.
“Il tema della trasformazione digitale – sottolinea Carlo Mochi Sismondi, presidente di Fpa – e, più in generale, dell’innovazione tecnologica appare come il grande assente all’interno dell’attuale dibattito politico. Eppure, tutte le analisi e le ricerche internazionali sottolineano come sia proprio l’innovazione e la digitalizzazione del Paese non solo a trainare lo sviluppo, ma anche a rendere possibile l’attuazione delle riforme. Molto c’è da fare, ma molto è stato già fatto in questi ultimi anni: ripartire da zero sarebbe non solo stupido, ma ci condannerebbe a un ritardo, che in questo campo vuol dire già fallimento”.
Fpa propone di rimettere i processi di innovazione al centro dell’agenda setting della politica, non solo con il lavoro dei Cantieri, ma anche promuovendo e condividendo riflessioni, testimonianze e analisi provenienti dalle tante forze vitali che in questo momento lavorano nei territori e nelle comunità locali. Forum Pa 2018, a Roma dal 22 al 24 maggio, sarà poi il luogo di sintesi di questo percorso.
“Abbiamo progettato l’intera manifestazione – conclude Gianni Dominici, direttore generale di Fpa – perché possa essere un momento di confronto, di elaborazione e di proposizione per la redazione di un Libro bianco da consegnare al nuovo governo: dai convegni, ai laboratori, ai momenti di lavoro collaborativo, come il grande Ost, Open Space Technology, che abbiamo in cantiere per la giornata finale”.