Apple, Valente: L’accordo con la Federico II è esempio di rinascita

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“La formalizzazione dell’accordo di partnership tra l’Apple Academy e l’Università Federico II, per realizzare nell’ex stabilimento Cirio di San Giovanni a Teduccio il primo centro europeo per lo sviluppo delle App dedicate ai sistemi operativi mobile della Apple, è la dimostrazione che, se sappiamo fare gioco di squadra e sappiamo creare sinergie tra istituzioni e insieme tra pubblico/privato, a Napoli possiamo programmare e realizzare politiche di crescita economica rivolte in primo luogo ad offrire opportunità di lavoro qualificato a tanti giovani, e in grado anche di essere un punto di partenza per la rinascita della città cominciando proprio dalle sue periferie”. Lo scrive in un post su facebook la deputata e consigliera comunale del Pd Valeria Valente. “Quello di oggi tra l’Ateneo napoletano e il colosso informatico americano è un’intesa seria che fa dell’innovazione e del settore della conoscenza il cardine della ripresa, scelta che ora va irrobustita con investimenti infrastrutturali sull’intera area”. “Questo dimostra in maniera evidente quanto la collaborazione tra le diverse istituzioni territoriali e nazionali sia preziosa e utile per riagganciare in maniera strutturale il treno della ripresa. A maggior ragione, in questo quadro, continua ad essere incomprensibile l’atteggiamento di de Magistris nei confronti del governo. Proprio non riesce il Sindaco di Napoli, ancora una volta e nonostante la disponibilità mostrata pure in queste ore dal Presidente del Consiglio, a tenere un comportamento istituzionale lineare e corretto. A dettare di nuovo condizioni e a porre veti è proprio de Magistris, che decide chi vuole o non vuole incontrare nella sua funzione di Sindaco di Napoli. Non ci si può scegliere l’interlocutore istituzionale, così come non si possono scegliere editori, giornali e giornalisti a proprio piacimento. Si rispettano tutti. Va rispettato, per esempio, Nastasi, che è un funzionario publico ed è commissario a Bagnoli in virtù di una legge dello Stato. E le leggi si rispettano sempre. Si può non essere d’accordo sul merito dei provvedimenti che vengono assunti, su Bagnoli, così come su altre questioni, ma non si può venire meno alla funzione istituzionale di Sindaco che rappresenta la città e tutti i cittadini. Non si tratta di una, pur legittima, battaglia politica di parte, che va fatta in altre sedi e contesti, qui sono in gioco l’interesse generale e il futuro di Napoli”, conclude Valente.