Arachnida, il mondo affascinante di ragni e scorpioni a Città della Scienza

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di Salvatore Vicedomini

Certamente più temuti e schivati che osservati con l’interesse e l’ammirazione che invece meriterebbero, i ragni e gli scorpioni si catalogano tra i rappresentanti degli invertebrati ritenuti quasi sempre minacciosi e pericolosi, da allontanare o da sopprimere senza esitazione dai nostri ambienti quotidiani.  Inoltre, il cumulo di dicerie sinistre ed allarmanti, se non di originali  immaginazioni tramandate da sempre nei loro confronti, da una parte ha fatto aumentare la diffidenza nei loro confronti, dall’altra ha scaturito una curiosità sempre crescente per questi piccoli artropodi.  Una curiosità che in taluni casi ha prodotto ammirazione per quella loro ineguagliabile arte di tessere tele tanto da far creare il fantastico mito di Aracne, fanciulla mitologica conosciuta per la sua abilità di tessitrice. 

In realtà ragni e scorpioni costituiscono l’ossatura principale della classe Arachnida, costituita da invertebrati di svariate  dimensioni ed in grado di collocarsi in una molteplice gamma di ambienti con adattamenti biologici davvero sorprendenti. Introdursi in questo mondo singolare ed intrigante anche attraverso solo alcune specie da osservare in terrari che riproducono il loro ambiente naturale, equivale ad ampliare la nostra conoscenza di tutte le molteplici caratteristiche e peculiarità di questo mondo vivente spesso ignoto al nostro ordinario patrimonio culturale.

A tal proposito Città della Scienza ha inaugurato una mostra con pannelli ed immagini che esporrà terrari con esemplari vivi che ci svelerà tutti i segreti di questo misterioso mondo tanto temuto quanto attraente. La nuova mostra, che è  ospitata nello Spazio Galilei, è stata curata ed ideata da Aracnofilia , Associazione Italiana di Aracnologia APS.

Ad illustrarci sia le finalità che tutti gli aspetti estetici che riveste questa mostra è il presidente di Aracnofilia Carlo Maria Legittimo che così ci dice: “Una mostra allestita a Città della Scienza per mostrare al pubblico, sia bambini che adulti, il fascino di questi piccoli animali e mettere in evidenza la loro importanza, sia naturalistica che ecologica, perché costituiscono una parte fondamentale della nostra biodiversità; in particolare abbiamo una zona di terrari tropicali che ricreano perfettamente i loro ambienti originali e terrari con ragni che abitualmente si possono ritrovare nelle nostre case rimanendo  incantati dalla loro abilità nel tessere ragnatele sospese, utilizzate in ambito tecnologico per risolvere problemi quotidiani.  Inoltre – ha proseguito il presidente- si potranno osservare i terrari con gli scorpioni scoprendo come evidenziarli illuminandoli con torce UV che li renderanno fluorescenti con effetti spettacolari; una parte sarà dedicata all’evoluzione di questa classe con delle ambre nelle quali sono esposti fossili perfettamente conservati”. 

Fra tutte le mostre esposte presso Città della Scienza, questa avrà una durata temporanea e precisamente fino alla metà di Gennaio del nuovo anno come ci ha confermato Guglielmo Maglio responsabile delle aree espositive di Città della Scienza: “Il nostro obiettivo è raggiungere un pubblico che sia il più vasto possibile, le scuole in primis, ma soprattutto le famiglie ed i giovani che si avvicinano a discipline come la zoologia e che spinti da una crescente curiosità, hanno la volontà di ampliare le loro conoscenze su questo gruppo tassonomico di animali molto particolari.   L’idea nasce dal cercare d’informare meglio e più dettagliatamente riguardo tutti gli aspetti che caratterizzano queste forme di vita che vengono bistrattate e maltrattate, e convincere tutti che le paure nei loro confronti sono dettate semplicemente dalla mancata conoscenza. Quindi– ha continuato Guglielmo Maglio– osservare questi animali da vicino, muoversi in terrari che riproducono il loro ambiente, fa si che un giorno si possa sfatare quel pregiudizio di pericolosità e di terrore che si è creato nel tempo verso questi animali”.

La mostra, che è situata nella parte che affaccia sul lato mare del litorale di Bagnoli, è strutturata lungo un percorso ben definito, come ci ha confermato il responsabile Guglielmo Maglio: “Si tratta di un’esposizione coinvolgente che si snoda esattamente affrontando il tema tassonomico Arachnida alla stessa maniera delle altre mostre presenti. Si inizia con una  parte prettamente illustrativa per esibire le caratteristiche di determinati gruppi, poi si passa a focalizzare il rapporto tra noi esseri umani e questi animali e per finire  si passa alla parte tecnologica”.

 

Riguardo a ciò l’aspetto tecnologico della mostra è di estrema importanza per future applicazioni come ci ha confermato il presidente di Aracnofilia  Carlo Maria Legittimo : “ La parte biotecnologica interessa la Biomimetica, la scienza che studia e imita i meccanismi, le forme e i principi della natura (in questo caso gli Aracnidi ) per sviluppare soluzioni  innovative nel campo delle attività umane. Un esempio- ha continuato il presidente – è dato dalla presenza di sensori naturali che questi animali hanno sul corpo e che si possono ricreare in laboratorio per realizzare in microrobotica sensori di flusso d’aria, ma in particolare lo studio della ragnatela che possiede delle caratteristiche meccaniche uniche è da tenere in considerazione nell’immediato futuro”.

Una mostra temporanea che certamente saprà unire differenti discipline della cultura come la biologia, l’etologia, la zoologia, l’ingegneria e la biotecnologia.