Arbore: “La mia musica toccasana in un triplo album-strenna”

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Roma, 23 nov. (AdnKronos) – “La musica che prediligo si chiama Musica Toccasana, quella che non ti affatica, che non ha controindicazioni, che non ha problemi di dosaggio, che puoi assumere prima e dopo i pasti (ma anche… durante), di prima mattina ad alto volume, di pomeriggio a… medio volume, di notte a basso volume e in auto al volume che volete voi”. A distanza di tre anni dall’ultimo lavoro “…e pensare che dovevo fare il dentista…” (2014), Renzo Arbore pubblica un nuovo progetto discografico dal titolo “Arbore Plus” (un titolo che non a caso ricorda quelli degli integratori sugli scaffali delle farmacie), in uscita venerdì 24 novembre: un triplo album, come si legge sulla copertina, di “musica energizzante, multivitaminica, ad ampio spettro, senza alcuna controindicazione”, pronto a diventare uno dei dischi-strenna del Natale 2017.

Arbore l’alternativo, l’innovatore per eccellenza, l’altro in tutto: ha fatto l’altro cinema, l’altro teatro, l’altra canzone napoletana; la radio gli deve tanto, altrettanto la Televisione dove tornerà per i 30 anni di “Indietro Tutta!”, una celebrazione in occasione del trentennale del programma – in onda su Rai 2, l’11 e il 13 dicembre.

Renzo Arbore è in continuo fermento artistico – in un momento storico in cui tanti big della musica italiana annunciano l’abbandono delle scene – lo showman, al contrario, non si stanca mai, più fa e più farebbe. Per ore e ore davanti al microfono, canta, suona e racconta la sua carriera, che sarebbe riduttivo definire grande. “Musica, musica, musica… razzolo nella musica da un numero imprecisato di anni (… e che non voglio precisare… appunto)”, ride Arbore. “E ne ho respirata, sentita, mangiata, vissuta di tutti i tipi: le mode, le fogge, tra crome, biscrome, semibiscrome e via solfeggiando. Ma, dovendo definire la musica che mi ha più affascinato – aggiunge – ho finalmente scoperto quale sia la mia prediletta. Non è catalogata dai tecnici, dai musicofili, dai trattati e dalle antologie, dagli studiosi, dai collezionisti, dai musicisti, dagli strumentisti, dai direttori d’orchestra, dai vice direttori d’orchestra e loro sottoposti, dai compositori, dai trascrittori, dai jazzisti, dai canzonettari e perfino dai parolieri complici dei canzonettari e spesso acuti ed intelligenti. Insomma, me ne vergogno moltissimo, mi aspetto la fucilazione tramite clarinetti e tromboni caricati a pallettoni, ma la musica che prediligo si chiama, per me, la “Musica Toccasana”.

“E’ quella musica – spiega Arbore – che non affatica, ma blandisce e cura il cuore; che… ”massaggia” il diaframma “pelvico” quando la canticchi tra te e te; che ti fa battere e quindi esercitare il piede dai polpacci alle caviglie alle cinque dita; che ti fa portare il tempo ed il ritmo con le mani, braccia, avambraccia e gomiti (citazione di Totò…), che ai naviganti intenerisce il cuore (citazione di un certo Dante); che suggerisce al cervello “sentimenti e fantasia” (citazione di chissà chì). Così è nato questo cofanetto “multiuso”, integratore completo di piccole, medie e grandi emozioni; “Musica Toccasana” che non ti affatica, che non ha controindicazioni, che non ha problemi di dosaggio, che puoi assumere prima e dopo i pasti (ma anche… durante), di prima mattina ad alto volume, di pomeriggio a… medio volume, di notte a basso volume e in auto al volume che volete voi. Unica precauzione: se “inserita” nelle orecchie con gli auricolari o altri ritrovati tecnici acustici, attenti al ritmo! Potrebbe coinvolgervi troppo e causare incidenti alla vostra deambulazione”, conclude sorridendo Renzo Arbore.