Archeologia, nell’antica Stabiae riapre al pubblico Villa Arianna

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Villa Arianna nell’antica Stabiae, nel Napoletano, riapre al pubblico dopo i lavori di ripristino e puntellatura della copertura moderna dell’atrio, danneggiata dal maltempo straordinario dello scorso ottobre. Le coperture della Villa e dell’adiacente “Secondo Complesso” saranno, a breve, oggetto di un più radicale rifacimento, già definito a livello progettuale. La forzata chiusura al pubblico è stata l’occasione per condurre interventi di miglioramento del decoro complessivo della Villa e di accoglienza per i visitatori.
Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con il contesto territoriale, sono stati riposizionati i nuovi cartelli segnaletici nelle immediate adiacenze esterne della villa, prima tappa di un necessario potenziamento della cartellonistica stradale per raggiungere facilmente sia Villa Arianna sia Villa San Marco. Sono state, inoltre, interamente rifatte per una lunghezza complessiva di circa cinquecento metri, le staccionate che delimitano i percorsi di visita e recingono gli spazi a monte della villa, sostituendo le vecchie recinzioni ormai ammalorate o mancanti in alcuni punti, allo scopo di rendere sempre più quest’ampia area verde, a Ovest della villa, circondata da ulivi e allestita con panchine, un confortevole luogo di sosta per i visitatori del sito e non solo. Contestualmente, con la realizzazione di nuove viminate (staccionate di contenimento) e altri piccoli interventi, si sono stabilizzati alcuni tratti dei fronti non scavati.
“La riapertura della villa è solo l’inizio di una progressiva riqualificazione – ha dichiarato la direttrice ad interim, Alfonsina Russo – e una dimostrazione della rinnovata attenzione del Parco Archeologico di Pompei verso lo straordinario patrimonio archeologico dell’antica Stabiae”.
“La proposta inserita all’interno del Piano Strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel piano di gestione del sito Unesco Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata – ha aggiunto il generale Mauro Cipoletta, direttore del Grande Progetto Pompei – prevede la valorizzazione delle aree archeologiche di Stabia, Villa San Marco e Villa Arianna, attraverso il miglioramento delle vie di accesso e di collegamento ad altre evidenze culturali, nonché la riqualificazione delle aree di sosta, dotandole anche di adeguate strutture di accoglienza turistica: ingresso con info-point, piccola area espositiva, bar”.
“La riapertura di Villa Arianna è un avvenimento atteso sin da quando l’ondata di maltempo dello scorso ottobre aveva arrecato danni importanti alla struttura, che è stata ora rimessa a nuovo con interventi finalizzati alla messa in sicurezza della splendida villa romana e al miglioramento dell’accoglienza. Si tratta dell’ennesimo segnale della sinergia intrapresa tra il Parco Archeologico di Pompei e l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia per la valorizzazione del vasto patrimonio storico e culturale del territorio, che costituisce una risorsa preziosa per Castellammare. Una cooperazione che proseguirà con la realizzazione del Museo Archeologico di Stabia all’interno di Palazzo Reale a Quisisana, nell’ottica del potenziamento del marketing territoriale che insieme siamo pronti a promuovere per dare impulso al turismo culturale in città”, ha concluso Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.