Archivio storico dell’Enel di Napoli, Giannola: Trasferimento da evitare. Borrelli propone un tavolo tecnico

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in foto l'Archivio storico di Napoli dell'Enel alla Mostra d'Oltremare

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Oggi alle ore 14 presso la sede dell’Archivio Storico Enel, Padiglione America Latina, Mostra d’Oltremare di Napoli, è avvenuto un incontro fra rappresentanti dell’Enel e una delegazione di cittadini, ricercatori, studiosi ed esponenti del mondo politico per effettuare un sopralluogo dei locali e meglio comprendere le motivazioni dell’Ente di chiudere l’Archivio napoletano e di trasferire la sua documentazione in un deposito sito in Pastorano, provincia di Caserta.

L’incontro era stato richiesto ed organizzato a valle di una serie di interventi, sia sui giornali che nelle sedi istituzionali preposte a garantire la tutela del patrimonio storico e culturale della città e del Mezzogiorno, da parte della comunità scientifica, di esponenti del mondo dell’Università e della politica sia a livello locale che a livello nazionale una volta appresa la volontà di Enel di chiudere il suo Archivio storico a Napoli. Un archivio che custodisce più di un secolo e mezzo non solo della storia dell’Energia nel Mezzogiorno ma quella di tutto il paese. Tutta la documentazione delle oltre 1200 imprese elettriche che operavano nella nostra penisola a partire della fine dell’800 è infatti, dopo la nazionalizzazione del 1962, confluita nell’Archivio Enel di cui oggi si discute la chiusura. Un Archivio che raccoglie oltre alla documentazione cartacea e alle rare pubblicazioni coeve, fotografie, filmati, reperti e materiali sulla storia dell’energia in Italia e che rappresentano un patrimonio straordinario utile a comprendere la storia passata, ma anche a costruire la consapevolezza futura delle più giovani generazioni. Non è un caso che negli anni numerosi sono stati i laboratori didattici realizzati con le scuole del territorio, sebbene molto di più si potrebbe ancora fare.

All’incontro odierno hanno partecipato per Enel il Dott. Carlo Cascella, responsabile Affari Istituzionali – Area Sud; il Dott. Bartolomeo Giovanni –Affari Istituzionali; il Dott. Antonio d’Elia – Responsabile Servizi Generali incaricati di far presenti le ragioni dell’impresa in questa scelta di trasferire l’Archivio. Era presente inoltre il Dott. Remo Minopoli – Presidente Mostra D’Oltremare; l’On. Francesco Emilio Borrelli, autore di una interpellanza parlamentare in materia; il prof. Adriano Giannola illustre espressione del mondo della ricerca e dell’università meridionali e Presidente della Svimez; le prof.sse Paola Avallone, Raffaella Salvemini e Ilaria Zilli, storiche dell’economia e in veste di rappresentanti della Rete Internazionale per la storia, gli archivi e i musei d’impresa (Ristorami), il sig. Enzo Monreale in rappresentanza del Comitato “Salviamo l’Archivio Storico Enel” espressione dei cittadini contrari allo spostamento e all’implicita chiusura al pubblico dell’Archivio.

Il Dott. Cascella ha ribadito che le motivazioni dell’Enel sono connesse alla non adeguata collocazione che l’Archivio ha nei locali del padiglione “America Latina” della Mostra d’Oltremare. Interviene la prof.ssa Zilli segnalando che, sebbene condivisibile la volontà di garantire spazi più ampi e funzionali all’Archivio, la soluzione prospettata di chiuderlo e di spostarlo in un deposito per procedere poi eventualmente alla sua digitalizzazione, appare una scelta non condivisibile ed accettabile da parte degli studiosi, ma più in generale dalla comunità civile. In merito intervengono anche la Prof.ssa Avallone e la prof.ssa Salvemini che ribadiscono come sia stato possibile in passato e in questa stessa sede, giudicata ora inadeguata, svolgere stimolanti e apprezzati laboratori con diverse scuole campane. Entrambe concordano con la prof.ssa Zilli sulla necessità di vagliare eventuali altre possibili soluzioni all’interno della Mostra d’Oltremare per risolvere i problemi logistici di cui Enel si dice preoccupata. L’Archivio non può essere né chiuso né trasferito. Interviene anche il prof. Giannola ribadendo l’importanza dell’Archivio e soprattutto la necessità di non spostarlo da Napoli, individuando con gli interlocutori istituzionali tutte le possibili soluzioni, soprattutto in una fase in cui le risorse messe a disposizione dal PNRR in tema di cultura sono tante. Il sig. Monreale si associa anche lui alla richiesta di fermare la chiusura e il trasferimento dell’Archivio da Napoli. L’On. Borrelli interviene a questo punto evidenziando come sia importante trovare un punto di mediazione fra le esigenze dell’Enel e quelle della comunità dei cittadini e del mondo della ricerca e chiede all’Enel di congelare per un anno la sua decisione di spostare l’Archivio, proponendo contestualmente di attivare un tavolo tecnico che affronti concretamente il problema e che veda una rappresentanza dell’ENEL, delle istituzioni locali (Comune, Regione, Città Metropolitana, Ente Mostra) e nazionali (Ministero della Cultura), del mondo della ricerca (Ristorami) e della società civile (Comitato Salviamo l’Archivio storico dell’Enel). Viene quindi effettuato un sopralluogo dei locali e si riscontrano alcuni delimitati problemi di infiltrazioni dal tetto di copertura, tuttavia facilmente sanabili e comunque non pregiudiziali alla conservazione della documentazione. A fine dell’incontro l’On. Borrelli ha voluto ribadire di come si sia trattata di una utile e costruttiva occasione di confronto e, interpretando anche il pensiero degli altri esponenti del mondo della ricerca e della società civile presenti, ha chiesto ai vertici dell’Enel presenti di verificare la disponibilità dell’Ente alla realizzazione di un tavolo con gli enti locali, il ministero competente e i comitati affinché l’archivio resti a Napoli e continui a essere fruibile per gli studiosi e i cittadini.