Aree protette, l’agricoltura nei parchi per promuovere biodiversità e territorio

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in foto Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi

Un’agricoltura sostenibile nei parchi “è di fondamentale importanza, poiché la connessione tra natura, paesaggio e attività agro-silvo pastorali, e le conseguenti produzioni locali di qualità, rappresenta uno degli elementi di attrattiva e valore del territorio, nelle aree protette e non solo”. Lo ha affermato il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, intervenendo al seminario nazionale organizzato dalla federazione – presso la sede del Parco Nazionale del Vesuvio – sul ruolo dell’agricoltura per la promozione della biodiversità e del territorio nelle Aree protette. L’Italia conta 24 parchi nazionali, 124 parchi regionali, 147 riserve naturali statali, 30 Aree marine protette (27+3), ricorda Federparchi, a cui vanno aggiunte centinaia di aree protette gestire a livello locale. In questi territori si producono, nella filiera agroalimentare, 733 prodotti di qualità certificati di cui 150 fra dop/igp e doc/docg per i vini; 263 prodotti tradizionali; 198 prodotti classificati nell’Atlante dei Prodotti dei Parchi e 114 prodotti Insor (certificati dall’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale). Un comparto produttivo che coinvolge, nel solo territorio delle aree protette, oltre 230mila aziende a cui vanno aggiunte quelle dell’indotto nelle aree limitrofe. Un settore produttivo di primaria importanza. L’impegno di Federparchi “si sta concentrando sulla promozione delle buone pratiche e sulla collaborazione tra i gestori delle aree protette e le categorie economiche, composte da agricoltori, allevatori, pescatori artigianali, che traggono reddito e contribuiscono al governo dell’ambiente. “Coniugare tutela ambientale e produzioni di qualità – prosegue Sammuri – aumenta la competitività e la riconoscibilità mondiale del nostro Paese, lo sviluppo dei territori e l’occupazione; allo stesso tempo contribuisce alla conservazione degli equilibri ecologici fondamentali per l’ecosistema e per la salute dei cittadini”.
Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa del presidente del Parco del Vesuvio Agostino Casillo: “Sono molto contento ed onorato che i vertici di Federparchi abbiano scelto il nostro Parco come location per l’assemblea dei soci e per un interessantissimo convengo sul tema dell’agricoltura nelle aree protette”. L’agricoltura sostenibile e il turismo legato all’enogastronomia, ha proseguito, “sono due grandi risorse che i Parchi devono aiutare a crescere per il bene del territorio e delle comunità locali. Questo evento, inoltre, è un’ occasione importante per condividere le buone pratiche messe in campo e ribadire il ruolo e la centralità del Parco Nazionale del Vesuvio e di tutte le altre aree protette per lo sviluppo sostenibile della Campania e del nostro paese”. In apertura dei lavori è intervenuto, con un saluto, il generale Sergio Costa, comandante Regione Carabinieri Forestali Campania.