Arena, elettronica e nostalgia Da Buonocore ai Gorillaz

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Tradotta in dodici lingue per un totale di quattro milioni di copie vendute, “Scrivimi” è di certo una delle canzoni italiane più esportate e conosciute. Inclini o Tradotta in dodici lingue per un totale di quattro milioni di copie vendute, “Scrivimi” è di certo una delle canzoni italiane più esportate e conosciute. Inclini o meno ai sentimentalismi, il suo incipit ha di fatto conquistato la cittadinanza onoraria dell’immaginario comune. “Tantissime persone negli anni mi hanno scritto per ‘Scrivimi’, è un pezzo che come tutti quelli che hanno successo fa da spunto emotivo per interpretazioni personali”, racconta Nino Buonocore, musicista napoletano classe ’58 ospite stasera a “Dock Of Sounds – Napoli incontra i suoni del mondo”, rassegna musicale organizzata nell’ambito del Forum Universale delle Culture sotto la direzione artistica di Gigi De Rienzo. Una bella sfida portarlo ai tempi di Facebook e WhatsApp dove la scrittura vera e propria è praticamente scomparsa. Ma Buonocore rassicura: “Scrivimi è un modo per dire tante cose come pensami, immaginami. Alcuni linguaggi non si possono modificare perché fanno parte della nostra sfera espressiva. Anche oggi, nonostante i social, avrei scritto allo stesso modo il brano”. Accompagnato da Antonio Fresa (pianoforte acustico e rhodes), Antonio DeLuise (contrabbasso e basso elettrico), Vittorio Riva (batteria), Peppe Plaitano (flauto, saxes e clarinetto), Rossella Carrieri e Ileana Mottola (background vocals e percussioni) si esibirà in un live diviso in due parti: una rivisitazione di alcuni brani dal ‘90 ad oggi e una seconda con brani tratti da “Segnali di umana presenza”, uscito nel 2013. “Non farò anteprime. Si è persa la magia dell’ascolto di un disco nuovo dal vivo, un segno di imbarbarimento dei gusti”. Rilascia però delle indiscrezioni sul suo prossimo lavoro in uscita nel 2015. “Sto immaginando un disco diverso da tutto quello che ho fatto finora. I testi saranno legati a temi sociali”. Anche la formula di set sarà differente. “Voglio esibirmi con un tipo di band da cantina. A un certo punto nella vita scatta il desiderio di tornare alle radici; non bisogna farseli scappare perchè sono di quanto più vero possa accadere”. Dock of Sounds prosegue fino al 15 agosto con concerti a ingresso libero presso la Rotonda Diaz di Napoli. Attesi anche Peppe Servillo e Tullio De Piscopo, il giamaicano Max Romeo nella sua unica data in Italia e il paladino della dabke-techno siriano Omar Souleyman. La notte di Ferragosto è affidata a un grande nome internazionale: sul palco della Forum_Arena, il Gorillaz Sound System di Remi Kabaka, musicista del collettivo “Gorillaz”, fondato dal frontman dei Blur, Damon Albarn, e dal fumettista Jamie Hewlett.