Arriva la carta di pagamento in braille

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Modena, 26 giu. (AdnKronos) – Anteprima nazionale per le carte di pagamento in Braille. La prima banca italiana a emettere sul mercato questa importante novità per l’accessibilità anche alle persone con disabilita visive è Bper che, dalla sua sede di Modena, spiega come inclusione e accessibilità siano valori fondanti della Banca, partita come cooperativa e ora società per azioni, che rivendica quelle radici antiche.

“Siamo particolarmente orgogliosi del lancio di queste carte – spiega il vice direttore generale di Bper, Gian Enrico Venturini – perché consentono al mondo dei non vedenti e degli ipovedenti di avere pari opportunità. E’ un passo importante anche perché é un incentivo anche ad un maggior uso del denaro cosiddetto di plastica. Superare il contante anche per piccole azioni quotidiane é un obiettivo che la nostra società deve incentivare e perseguire come avviene in altri paesi tipo il nord Europa perché ha minori costi, minori rischi e fa funzionare al meglio l’intero sistema”.

“Una novità importante per chi ha disabilita visive – commenta Ivan Galeotto presidente della sezione provinciale di Modena dell’Uici e ideatore delle carte con il Braille – ma respingo la definizione che siano carte per disabili. Tutti quando cerchiamo una carta nella borsa, in tasca o in mezzo al mazzo delle tante che abbiamo nel portafoglio, fatichiamo a riconoscerle. Il Braille può essere un segno distintivo utile a tutti. E magari una volta riconosciuta la carta grazie ai puntini anche chi non ha problemi visivi può porsi qualche domanda in più e capire la nostra condizione, e di quanto sia importante riconoscere in poco tempo quello che abbiamo in mano”.

Le carte con i “puntini” fanno riconoscere la carta. A contraddistinguerle in Braille, la lettera C per le carte di Credito la D per quelle di debito e la P per le prepagate, perché, come emerso in conferenza stampa, il liscio di una normale carta non la fa distinguere dalle altre “se non riconosco il bancomat – ha spiegato Galiotto – non faccio bancomat per esempio”

“Questa iniziativa va ad aggiungersi – commenta Stefano Tortini , vice presidente dell’Uici, ad altri strumenti che proprio Bper ha già in campo a favore delle persone ipovedenti. Come per l’home banking e nell’applicazione , dove é possibile effettuare bonifici, ricariche telefoniche, grazie alla sintesi vocale che spiega quanto appare sul monitor o sul display. Questo per noi é importantissimo perché va nella direzione dell’autonomia”.