“Il cinema è un occhio aperto sul mondo” ha scritto Joseph Bédier, Artecinema è uno sguardo nell’universo creativo degli artisti, una realtà alternativa in cui l’Arte diviene movimento, dialogo. Quattro giorni di programmazione, dal 19 al 22 ottobre, e circa venticinque documentari, la maggior parte in prima nazionale, ricercati direttamente presso i registi e i produttori in tutto il mondo. Le proiezioni, in lingua originale con traduzione simultanea in cuffia, sono intervallate da incontri-dibattito con i registi e gli artisti. Tre sezioni: Arte e Dintorni, architetture, fotografie, “racconti d’autore” che narrano vite, idee, filosofie, quasi una nuova letteratura che, sondando l’ispirazione artistica, riportano lo spettatore alla genesi del pensiero e dell’immaginazione;
Si parte dal Teatro San Carlo con NOVANTATREMILIARDI DI ALBE di Domenico Palma che segue passo passo la realizzazione dell’ultima opera di FRANCESCO ARENA, un viaggio coinvolgente dalla Gallura a Capri e con il documentario spagnolo THE SECRET LIFE OF PORTLLIGAT. SALVADOR DALÍ’S HOUSE di David Pujol, in cui la casa che Salvador Dalí fece costruire a Portlligat fa da filo conduttore della storia della sua vita e del suo lavoro, una biografia e un’opera creativa che coprono gran parte del ventesimo secolo.
Si proseguirà nei giorni seguenti al teatro Augusteo con le proiezioni dedicate alle sezioni di Architettura e Fotografia che condurranno lo spettatore in THE BAMBOO SCHOOL OF BALI del francese Richard Copans, progetto dell’architetto americano John Hardy, poi in Olanda, New York, Chicago con le opere più rappresentative dell’architetto di giardini Piet Oudolf, un viaggio intitolato FIVE SEASONS: THE GARDENS OF PIET OUDOLF di Thomas Piper, e poi in Giappone con il documentario TADAO ANDO SAMURAI ARCHITECT di Shigenori Mizuno, che segue Tadao Ando per un intero anno e svela il processo creativo del noto ‘Architetto Samurai’. Ex pugile e architetto autodidatta, Ando rivela una personalità forte, una lingua tagliente e un innato senso dell’umorismo.
Per la fotografia il giovane fotografo e regista israeliano Gilad Baram che ha accompagnato Josef Koudelka nel suo lungo viaggio in Terra Santa, dal 2008 al 2012, ci porterà a Gerusalemme, Hebron, Ramallah, Betlemme e in vari insediamenti israeliani lungo il percorso della barriera tra Israele e Palestina con KOUDELKA SHOOTING HOLY LAND in inglese ed ebraico.
OBJECTIF FEMMES di Julie Martinovic, Manuelle Blanc parlerà della storia della fotografia al femminile, mentre con PICASSO ET LES PHOTOGRAPHES di Mathilde Deschamps-Lotthe, la testimonianza dell’amico e ritrattista di Picasso Lucien Clergue, illustrerà il rapporto intenso del pittore con la Fotografia.
Tanti i temi e le interviste, dalle teorie di Frei Otto sulla relazione dell’architettura con le forze naturali, alla base dell’architettura contemporanea, alle prime esperienze di body art delle pioniere Joan Jonas e Marina Abramovic fino alle recenti creazioni dello spagnolo Santiago Sierra, dell’inglese Damien Hirst o del cinese Xu Zhen fino al ritratto straordinario spesso intimo, e non convenzionale di David Hockey dell’inglese Randall Wright e a quello del videoartista americano Bill Viola e della moglie Kira Perov proposto da Geral Fox.
Un programma ricco e intrigante che mostrando le varie realtà dei moderni mezzi espressivi, avvicina il grande pubblico all’arte contemporanea, spesso troppo concettuale e poco comprensibile. Una sorta di lente d’ingrandimento per guardare da vicino, come da uno spiraglio aperto, la visione dell’artista, l’immagine della sua intuizione, dando vita a un’azione trasformatrice dell’Arte, non solo ideale ma concreta, tangibile e immediata che rimanda alle fiabe di un tempo, a una magia perduta.
Ventidue edizioni e quattro medaglie del Presidente della Repubblica, oltre settemila spettatori, e uno straordinario patrimonio d’immagini che offrono alla città e al pubblico un’esperienza culturale di gran qualità artistica e d’alto valore educativo. Le proiezioni successive alla serata inaugurale saranno gratuite. Il Festival, inoltre, prosegue il proprio impegno nel sociale lavorando in sinergia con altre istituzioni cittadine. Sono previste proiezioni mattutine per gli studenti delle scuole primarie e secondarie e proiezioni per i detenuti nel carcere di Secondigliano e nella casa circondariale di Nisida
L’Arte svela l’invisibile, “il Cinema coglie e rende il passaggio del tempo, – sostiene Andrej Tarkovskij, per catturarlo, per possederlo, quasi che ogni film sia “una scultura”, che rende concreta, tattile, l’ispirazione artistica, emozione umana che, messa in immagine, forma una sorta di alchimia capace di raggiungere le stanze segrete dell’anima.