ArteFiera Bologna 2020: la forza delle Gallerie del Sud Italia

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di Azzurra Immediato

Da più d’una settimana ArteFiera Bologna 2020 ha chiuso i battenti, tra diverse novità, a partire dai due nuovi padiglioni scelti per ospitare le oltre 155 gallerie provenienti dal nostro Paese, decretando anche che la seconda edizione guidata da Simone Menegoi e Gloria Bartoli ha segnato un ampio consenso, anche grazie alle nuove sezioni, Focus e Pittura XXI, che hanno affiancato la Main Section e Fotografia e immagini in movimento. L’appuntamento, dunque, è al gennaio 2021 e, se i giorni scorsi la stampa si è occupata di classifiche, percorsi tra le migliori o peggiori gallerie, qui ne faremo a meno, puntando invece l’attenzione su quelle che, giunte dal Sud Italia, in una dimensione guidata dalle grandi città del Nord, hanno saputo farsi riconoscere con una ricerca ampia ed innovativa. Sicilia e Campania, in particolare, le due regioni che hanno proposto il proprio lavoro alle migliaia di visitatori dell’art weekend felsineo.

Avviando il nostro viaggio ex post dalla Trinacria, incontriamo la Galleria Lo Magno, giovane realtà di Modica, il cui focus si attesta intorno alla valorizzazione di artisti emergenti e che raccontano la Sicilia, originando un processo di promozione artistica di un territorio sì complesso,al di là dello Stretto. A Bologna sono stati presentati Andrea Cerruto, la cui astrazione pittorica, sostanziata da un energico cromatismo, narra un paesaggio alveolare, intimo e filtrato secondo una manipolazione del concetto di percezione visiva; insieme, il pittore iperrealista Emanuele Giuffrida, il cui progetto porta il racconto delle morti di Mafia secondo una mise en scène cinematografica, perturbante e in grado di svelare sempre nuovi dettagli sorprendenti e al contempo, freudianamente stranianti.

Proseguendo il viaggio in Sicilia è necessaria una tappa a Palermo, presso la galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, che ha sede anche a Milano e la cui forza risiede in una ricerca trasversale che abbraccia artisti di fama, mid-career ed anche giovani scoperte, cui affianca il ‘Project Wall’, ove ospita ciclicamente artisti non afferenti al gruppo storico ma permette un orizzonte senza limiti. Ad ArteFiera presenti i lavori di Stefano Arienti, Eva Marisaldi e Liliana Moro, nomi che non necessitano di presentazioni, le cui poetiche sposano ricerche differenti eppure in grado di dialogare tra di esse, seguendo percorsi di riflessione opposite e vicine.

Progetto Orientale Sicula, con sede ad Acireale (Ct) è luogo di sperimentazione ove pittura e fotografia si intendono seguendo i percorsi delle generazioni susseguitesi dagli anni ’80 ai linguaggi del nostro contemporaneo, con attenzione alla identità siciliana, complessa e spesso legata ad archetipi passati. Ad ArteFiera, la pittura di Giovanni Iudice, acuto traduttore del nostro tempo, l’ironia di Ryan Mendoza e la fotografia essenziale e metafisica di Francesco Baronello accolgono il pubblico in un interessante colloquio.

Dalla Sicilia si fa un balzo, giungendo in Campania, regione che assume il ruolo di protagonista nel panorama delle gallerie d’arte che erano presenti ad ArteFiera. Ed ecco che da Salerno giunge la Galleria Paola Verrengia, con una selezione che ripercorre le importanti collaborazioni portate avanti dalla galleria negli anni ma che guarda ad una sempre nuova esplorazione. A dialogare mediante le proprie opere: Javier Garcerà, Maria Elisabetta Novello, Luigi Mainolfi ed Amparo Sard. In tal modo si riscontra – e conferma – la vocazione della galleria salernitana di convogliare pittura, fotografia ed installazione secondo i prodromi di un racconto corale ed esuberante.

Ma è forse Napoli il cuore pulsante delle gallerie d’arte che guida il forte gruppo del Mezzogiorno. Ed è ancora nella Main Sectionalla quale, tutte le realtà del Sud Italia hanno preso parte nell’edizione 2020 – che si incontra la Galleria Annarumma, luogo partenopeo dinamico, il cui interesse verso giovani talenti italiani ed esteri è il quid della ricerca espositiva. Ed in tale direzione si spinge il solo show di Alessandro Fogo, contraddistinto da echi surreali, visionari e cromaticamente vitali a tratti fluo, capaci di rapire l’immaginazione.

Si prosegue con la galleria Umberto Di Marino, presente con un doppio stand: uno per la Main Section, ove sono presenti lavori di Luca Francesconi, Ana Manso e Santiago Cucullu, l’altro per la sezione Fotografia e immagini in movimento, con opere di Sergio Vega, Francesco Jodice, Pedro Neves Marquez. Un binomio interessante ed un dialogo serrato tra linguaggi e sviluppi tematici che del contrasto ha fatto la propria forza. In verità, la dualità dei conflitti e delle armonie sociali, culturali ed antropologiche sono il fil rouge della galleria partenopea da sempre, la cui eterogenea ricerca abbraccia realtà nazionali e straniere.

Altra tappa napoletana è la Galleria Fonti, che, solitamente, punta sulla crossmedialità e sulle generazioni più giovani, segnate da un lirico concettualismo, inoltre, spesso, supporta con produzioni extra napoletane. A Bologna presenta uno stand caratterizzato dalla ricerca della artista Giulia Piscitelli, un solo show incentrato su opere che, come in tutta la sua produzione, indagano le profondità ed i paradossi della geografia sociale, culturale, estetica ed economica di Napoli, nella sua complessa e drammatologica ricchezza.

Prima di lasciare la terra di Partenope, altri tre nomi importanti nel panorama delle gallerie. Continuando sulla splendida Riviera di Chiaia, si giunge allo Studio Trisorio, storica galleria napoletana che, sin dagli esordi, nel 1974, intese esplorare le più feconde e non troppo note dinamiche del contemporaneo – ricerca che il prossimo 22 febbraio sarà presentato mediante una pubblicazione antologica al Museo Madre – rendendosi, spesso, leader nella allogazione di progetti site specific, pubblici o privati e realizzando, inoltre, dal 1996, Artecinema, Festival internazionale di film sull’arte contemporanea. Ad ArteFiera una selezione che ha visto in relazione differenti grammatiche: Marisa Albanese, Francesco Arena, Bill Beckley, Fabrizio Corneli, Umberto Manzo, Eulalia Valldosera, per una stupente commistione, capace di gemmare un esperanto artistico, proseguita in città, nell’Oratorio di San Filippo Neri con Nave Nodriza, installazione di Eulalia Valldosera in collaborazione con la Fondazione del Monte.

Ad un passo dal mare, nel vivo centro napoletano, ma con una sede anche a Milano ed una a Capri, la galleria Andrea Ingenito Contemporary Art, porta avanti una ricerca suddivisa tra grandi nomi storicizzati degli anni Sessanta e Settanta ed una attenzione ai nomi dei giovani emergenti, secondo un modus operandi comune alle realtà che guardano cosa il contemporaneo racconta. Ad ArteFiera un focus segnato dalle opere cromaticamente intense di Valentino Vago e le astrazioni di Lello Masucci. La materia, dunque, ha animato lo spazio dedicato da ArteFiera, in una duale relazione sospinta da un linguaggio volutamente posto in risalto. Ad accompagnare le opere, due puntuali monografie edite dalla galleria.

L’ultimo spazio espositivo napoletano permette di addentrarsi nel brulicante centro storico della città, grazie alla Galleria Shazar, la quale, dal 2018, è diventata un caso mediatico per la entusiasmante vitalità con cui ha creato sinergie con il quartiere, non restando arroccata nella propria torre d’avorio. Ad ArteFiera la decisione di presentare un solo show di Giacomo Montanaro, frutto di quelli che ha denominato ‘Interior Landscapes’, una geografia dell’anima, memoria soggettiva, sostanziata secondo una lavorazione da cui emergono sfumature fotosensibili di pennellate acide. Il risultato è un immaginifica cosmogonia tanto tangibile quanto surreale.

Negli ultimi passi compiuti ad ArteFiera, nei due immensi padiglioni, si raggiunge l’ultima città campana che ha risposto alla chiamata bolognese. È a Caserta, invero, che troviamo la galleria Nicola Pedana che dal 2010 si interessa di giovani artisti, spesso ancora non conosciuti al mercato, in alternanza a nomi ben noti, in una felice alternanza che promuove, anche nel panorama internazionale, un soddisfacente dialogo. A Bologna uno stand sinestetico, con opere di Paolo Bini, Ivano Troisi e Roberto Pugliese.

Il viaggio da Sud a Nord si conclude con la galleria aA29, di Caserta e non solo – Reggio Emilia, Milano e New York – In tutti i casi si tratta di luoghi corali, poliedrici e pluridisciplinari, ove si alternano residenze d’artista, progettazioni site specific, nel solco di una sperimentazione ampia che guarda al rapporto anche con le istituzioni. A Bologna due le artiste presentate, Kyle Thompson e Tiziana Pers. Il loro linguaggio video fotografico ha indagato dinamiche socio culturali complesse, legate alla memoria collettiva ed alla sua ricodificazione nel nostro tempo.

In questa surreale mappa, alcuni assenti riecheggiano così come alcune regioni del nostro Sud assolutamente non rappresentate, eppure ci si accorge che il mondo delle gallerie, nel Mezzogiorno, pare gravitare attorno alla città di Napoli, con accanto le identità distinte di Caserta e Salerno. Di certo una soddisfazione tutta campana, che guarda con complicità alla Sicilia, ponendosi come capofila nel rutilante universo delle fiere d’arte, nella dimensione che, spesso, appare satura di artisti ed idee, afferente all’ultracontemporaneo. Senza dubbio, il mercato guarda ad una precisa direzione e, come tali, le gallerie, entità commerciali, ad esso debbono rivolgersi. Tuttavia, la grandezza di uno spazio di ricerca e della figura del gallerista, risiede nel coraggio e nella tensione verso una sperimentazione del nuovo, dell’ignoto, del non ancora sconosciuto. Il gallerista è uno scommettitore, il suo azzardo è dettato, come su una roulette, dal gusto, dalle necessità culturali, dalle oscillazioni ma anche dalle proprie intuizioni. Se volessimo citare un solo nome, per l’intero Sud, quello di Lucio Amelio forse ne sarebbe un valido esempio ma non è stato l’unico e, dopo l’esperienza di ArteFiera Bologna 2020, ci attende un anno che, ci auguriamo, possa essere segnato da nuove ed intriganti dinamiche nella ricerca artistica, proprio a partire dal Sud Italia.

Lo Magno Arte Contemporanea,Modica (Rg), Andrea Cerruto
Lo Magno Arte Contemporanea, Modica (Rg), Emanuele Giuffrida
Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Stefano Arienti, Eva Marisaldi e Liliana Moro, ©Instagram

Progetto Orientale Sicula, Acireale (Ct), Giovanni Iudice
Progetto Orientale Sicula, Acireale (Ct), Francesco Baronello
Galleria Paola Verrengia, Napoli, Javier Garcerà, Maria Elisabetta Novello, Luigi Mainolfi, Amparo Sard ©Instagram
Galleria Paola Verrengia, Napoli, Javier Garcerà, Maria Elisabetta Novello, Luigi Mainolfi, Amparo Sard ©Instagram
Galleria Annarumma, Napoli, Alessandro Fogo, solo show
Umberto Di Marino, Napoli, Sergio Vega, Francesco Jodice, Pedro Neves Marquez, ©Instagram
Umberto Di Marino, Napoli, Luca Francesconi, Ana Manso, Santiago Cucullu
Galleria Fonti, Napoli, Giulia Piscitelli, solo show
Studio Trisorio, Napoli, Marisa Albanese, Francesco Arena, Bill Beckley, Fabrizio Corneli, Umberto Manzo, Eulalia Valldosera, ©Instagram
Studio Trisorio, Napoli, Umberto Manzo
Studio Trisorio in collaborazione con la Fondazione del Monte, Nave Nodriza, installazione di Eulalia Valldosera, Bologna, Oratorio di San Filippo Neri
Andrea Ingenito, Napoli, Milano, Valentino Vago
Andrea Ingenito, Napoli, Milano, Lello Masucci
Shazar, Napoli, Giacomo Montanaro, solo show
Galleria Nicola Pedana, Caserta, Paolo Bini, Ivano Troisi e Roberto Pugliese, ©Danilo-Donzelli
Galleria Nicola Pedana, Caserta, Paolo Bini, Ivano Troisi e Roberto Pugliese, ©Danilo-Donzelli
aA29 Project, Caserta, Milano, Reggio Emilia, New York, Kyle Thompson
aA29 Project, Caserta, Milano, Reggio Emilia, New York, Tiziana Pers