Asse col Marocco sull’agricoltura

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L’Italia  sarà il Paese d’onore del  Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco (Siam), che si terrà a Meknes dal 18 al 28 aprile prossimo; un successo che investe sia il settore produttivo che la tecnologia del settore, e che investe la Campania come leader del mercato soprattutto ortofrutticolo.
L’Ambasciatore d’Italia  Roberto Natali auspica pertanto una consistente partecipazione delle imprese italiane per cogliere questa imperdibile opportunità di visibilità e di business per il Sistema Italia. Sarà prevista una Collettiva italiana sia all’interno del Padiglione Internazionale sia all’interno dei singoli padiglioni settoriali.
E’ una vittoria della diplomazia e a fine Gennaio a un importante incontro presso l’Ambasciata del Marocco a Roma con l’Ambasciatore Hassan Abouyoub, ha sancito la continuita’ dell’impegno dell’Unione Interparlamentare Italia-Marocco. In agenda, un seminario sulla questione del Sahara Occidentale, il tema dell’internazionalizzazione delle imprese e l’organizzazione di una prossima missione in Marocco:  la collaborazione politica risulta strada maestra per dare risposte concrete a molte questioni attuali: dal terrorismo all’immigrazione, passando per gli investimenti economici e culturali.
Il Salone Internazionale dell’Agricoltura del Marocco ne e’ un esempio rappresentando il principale evento nel settore dell’agricoltura e dell’agribusiness,  che rappresenta in Marocco il 14% del PIL nazionale.
L’industria della trasformazione agroalimentare è un vero e proprio pilastro dell’economia marocchina e presenta forti e crescenti opportunità per le aziende italiane che operano nei settori della meccanizzazione agricola, irrigazione, packaging, condizionamento e conservazione.
La passata edizione ha visto la partecipazione di 63 Paesi (di cui un terzo africani), la realizzazione di 172.000 mq di spazi espositivi, una forte presenza istituzionale e circa un milione di visitatori. Nel cuore del Regno del Marocco piattaforma intermodale per tutto il mercato Africano, nella città di Meknes, il Salone internazionale dell’agricoltura SIAM è una concreta possibilità per le aziende italiane di aumentare la propria visibilità e il proprio fatturato. In questa nuova edizione invece, ci  saranno spazi ed eventi B2B e B2C , dedicati esclusivamente alle nostre imprese: proprio per questi motivi la volontà è quella di far conoscere ad un pubblico internazionale i prodotti Italiani attraverso Emea Bridge parte del gruppo F&F che fa da coordinatore per la partecipazione a questo evento di portata continentale.
EMEA BRIDGE e F&F si propongono, anche attraverso la partecipazione alla  fiera di accompagnare gli imprenditori che volessero affacciarsi a questi mercati e il primo passo da farsi è proprio quello di partecipare ad una fiera,  che è arrivata alla sua 12° esposizione ed è diventato nel corso del tempo un punto di riferimento per tutto il settore Agroalimentare e agroindustriale per i mercati internazionali che intendono acquistare o vendere prodotti con il continente Africano.
La fiera d’Africa , con oltre 1 milione di visitatori offre prodotti nell’ambito delle agroforniture, dell’agroalimentare, dei macchinari per l’agricoltura e dell’esposizione di animali, con un pacchetto all-inclusive di partecipazione, che si raccorda all’indirizzo Taysir.Souissi@emeabridge.it .
La partnership ha sancito il ritorno del Marocco nella Unione Africana: ” E’ la conferma che il nostro Paese e’ la porta per l’Africa”: sono le parole del Console Generale a Verona, Nezha Attahar, che ha presenziato al Fieragricola Day , nell’ambito della quale è stata presentata la partnership tra Fieragricola e il Salone Internazionale dell’agricoltura del Marocco, Siam, : ” Si puo’ fare molto per le imprese italiane e per l’agricoltura del Marocco e dell’Africa. Il Consolato del Regno del Marocco e’ pronto ad offrire tutto l’aiuto necessario per sostenere le imprese italiane “.
L’ agricoltura diventa la  chiave di volta per suggellare un’alleanza fra Italia e Marocco, essendo entrambi Paesi del Mediterraneo e avendo entrambi bisogno l’uno dell’altro .
Lunedì 30 gennaio scorso la stragrande maggioranza dei membri dell’Unione Africana, ha espresso un forte consenso al ritorno del Regno del Marocco nella sua famiglia naturale.  Così il Marocco torna ad occupare pienamente e senza condizioni il suo seggio in seno all’Unione Africana. E’ bene ricordare che Il Marocco è promotore e fondatore dell’organizzazione  panafricana OUA, oggi divenuta UA.
“E’ bello il giorno in cui si rientra a casa, dopo un’assenza troppo lunga! E’ bello il giorno in cui si porta il proprio cuore all’amato focolare ! L’Africa e’ il mio continente , la Mia Casa. Vi ritrovo con gioia. Mi siete mancati tutti “: sono le prime parole del discorso di SM il Re di fronte ai leader africani, che l’avevano accolto con Standing ovation a testimoniare il caloroso benvenuto dei fratelli africani.
Il ritorno del Marocco è una vittoria per tutta l’Africa, “ Una grande opportunita’ che segna un nuovo inizio per un continente forte e unito “,  come più volte ribadito dai leader africani.
E’ il risultato di una politica proattiva e continua di Sua Maestà il Re Mohammed VI, una visione reale per lo sviluppo di una Cooperazione Sud-Sud e di un partenariato Win – Win.
E’ importante altresì ricordare che dal 2000 SM il Re è l’unico ad aver visitato per ben 46 volte i paesi africani. Il Marocco è il secondo investitore nel continente africano. Il Marocco ha concluso, in vari settori della cooperazione, quasi un migliaio di accordi con i Paesi africani. Si possono citare due a titolo di esempio.
SM il Re ha promosso il progetto di Gasdotto Africano Atlantico con il Presidente della Repubblica Federale della Nigeria, che permetterà il trasporto del gas dai Paesi produttori verso l’Europa, ma, oltre a questo, andrà a beneficio di tutta l’Africa occidentale.In occasione della COP22, SM ha promosso l’iniziativa denominata “Iniziativa Tripla A”, per l’Adeguamento dell’Agricoltura Africana ai cambiamenti climatici. Si tratta di una risposta innovativa ed estremamente concreta alle sfide comuni poste dai cambiamenti climatici.
Il Marocco si è distinto in Africa per le sue azioni e spirito di solidarietà a livello di sicurezza nazionale, mantenimento della pace, sviluppo umano, sociale ed economico con i diversi paesi africani. E’ l’unico paese rimasto a garantire linee aerei della compagnia nazionale RAM a sostegno dei paesi africani colpiti duramente dal virus Ebola, abbandonati dalla maggioranza delle compagnie internazionali.
Il 30 gennaio 2017 rappresenta la caduta degli ultimi residui del muro di Berlino a livello africano, e la fine delle ideologie legate alla guerra fredda. Questa data resterà incastonata nella storia contemporanea dell’Africa. Si apre una nuova era per il continente africano, basata sulla cooperazione e il partenariato per gli interessi condivisi.

BRUNO  RUSSO